BRAMBILLA, Ferdinando
Nacque a Milano l'8 luglio 1838. Frequentò a Brera la scuola del Sogni, oscillante tra modi neorinascimentali e romantici, per passare poi a quelle dell'Hayez e del Casnedi, con il quale ultimo collaborò alla decorazione a fresco (sostituita poi dai mosaici) dell'ottagono della Galleria Vittorio Emanuele a Milano (lunette dell'America e dell'Arte). Sono proprio le buone qualità di frescante che valgono oggi al B. una menzione men che fuggevole. Nella Incoronata di Lodi dipinse (1876) le figure allegoriche delle lesene del piano superiore, condotte con un certo calore pittorico, e con accento plasticoromantico spigliato narrò i Fatti di S. Marco nella cappella dedicata al santo (seconda a destra) in S. Simpliciano a Milano. Nei dipinti a olio del periodo giovanile predilesse il tema storico, non insensibile ai modi del melodramma teatrale, come si nota nella Margherita degli Acciaiuoli e il rigattiere Giovanni dalla Palla, che ottenne il premio triennale di Brera del 1867 (Milano, Pinacoteca di Brera). Del 1872 è il Bagno pompeiano, premio Canonica (Lugano, Museo cantonale), del 1877 due quadretti esposti a Napoli (cfr. Illustraz. ital., 29 apr. 1877, p. 266), Romanza e Disillusa;e del 1879 il Mercato di schiave al Marocco, premio principe Umberto all'Esposizione di Brera (cfr. Illustraz. ital., 21 sett. 1879, p. 183), un tempo nella raccolta Cusani Visconti a Milano.
Un modesto tentativo di risolvere in termini pittorici il soggetto storico si può osservare nei minori quadri da cavalletto, come la Romanza di Cimarosa (Milano, Galleria d'Arte Moderna) e la Profumiera (Milano, raccolta Erba), esposta all'Annuale di Brera del 1900 e alla mostra della pittura lombarda del sec. XIX. Una solidità di interpretazione non sospettata, unita a una notevole sicurezza di segno, traspare in alcuni ritratti: si ricordino quelli della Madre e delle Sorelle Zirotti. Partecipò all'Esposizione di Vienna del 1888 con due dipinti (la Monaca di Monza e Amore e studio)e in quel giro d'anni visse lungamente all'estero.
Morì a Milano il 6 luglio 1921.
Fonti e Bibl.: Necr. in L'Illustraz. ital., 17 luglio 1921, p. 74; R. C., Il bagno pompeiano, in Emporio pittoresco, II (1872), p. 278; V. Bignami, La pittura lombarda del sec. XIX, Milano 1900, n. 229; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon IV, p. 521; A. M. Comanducci, Diz. ill. dei pittori ital. moderni, Milano 1934, I, p. 83.