BERTELLI, Ferdinando (Ferrando, Ferrante)
Incisore, editore calcografico e cartografico, mercante di stampe, con bottega a Venezia "all'insegna di S. Marco", il B. operò dal 1561 al 1572, come documentato dagli indirizzi e dagli excudit delle sue carte variamente firmate o siglate "F. B." o dagli "incidit" che ne comprovano la discussa attività d'incisore, pur se va premesso, come per gli altri Bertelli del suo casato, che non è sempre facile stabilire quali stampe siano effettivamente di sua mano.
Non ci è nota la vita del B.: all'anno 1558 è stata anticipata, e posticipata al 1575 (Almagià 1948, p. 116), la collaborazione con G. F. Camoscio e P. Forlani per l'edizione e il commercio di carte e piante, iniziata con le ristampe di vecchi originali venduti a Roma con data alterata, con l'acquisto di rami di Mario Cartaro (Creta, Cipro e Palestina, 1562-1563), con la più tarda acquisizione di quelli di Domenico Zenoi (Zenoni), e con una massiccia produzione originale, che globalmente assomma a non meno di 200 pezzi (il Le Blanc ne cita 150). Il B. svolse inoltre azione di fondamentale importanza nel diffondere a Venezia carte di autori italiani e stranieri, pur con adattamenti e riduzioni, ed ebbe durature relazioni con stampatori romani con scambio di rami e di fogli stampati.
In qualità di editore calcografo uscirono dalla sua bottega carte da invenzione di Giacomo Gastaldi (Sicilia; Moscovia, 1562, data poi ritoccata in 1566; Germania, 1564,anche di incis. del Gastaldi; Asia Minore, 1564,data poi alterata in 1570; Universale descrittione di tutta la terra conosciuta fin quì, 1565; Puglia, 1567; Territorio Padovano, 1568, data poi alterata in 1571), di Pirro Ligorio (Spagna),di Gilles Boileau de Bouillon (Ducato di Savoia,1562; Gallia Belgica, 1565), di Stefano di Lusignano (Cipro, 1576),di G. Bellarmato (Toscana,1563), di Pietro Coppo, (Istria,1569) e di anonimi (Corsica, 1562; Sardegna, 1562 e 1563; Territorio di Roma, 1563,contraffazione della carta di Eufrosino della Volpaia; Palestina, 1563; Corfù, 1564; Italia novamente posta in luce, 1565; Dalmatia et Croatia, 1565; Marca d'Ancona, 1565, riproduzione di un originale anteriore al 1548; Islanda, 1566; Ducato di Milano e Piemonte, 1567; Maiorca, Elba). Anche numerose carte dei Disegni delle più illustri città e fortezze del mondo (Venezia 1568) recano la sua firma. Del 1572 è l'ultima sua edizione, le Isole famose, porti, fortezze… sottoposte alla Sig.ria di Venezia, raccolta di 88 carte e piante, forse già pubblicate sciolte (cfr. raccolte delle Biblioteche Marciana e Vaticana) e di cui alcune ascrivibili per l'incisione a Martino Rota da Sebenico.
Carte da rami del B. furono in seguito ristampate da Donato Bertelli (con il quale non si sa se vi fossero rapporti di parentela) e da Donato Rascicotti. Interessanti anche le stampe a carattere popolare che uscirono dalla sua bottega e ormai rarissime, come il Mondo alla rovescia (1560 c.), lo Specchio della vita umana (1566), l'Arboro della pazzia (1568) e il Trionfo di Carnavale (1569), e quelle di genere profano, come l'importante serie di costumi, Omnium fere gentium nostrae aetatis habitus, pubblicata nel 1563 con 64 tavole (i nn. 61-64 sono copie in controprova di quelle di Enea Vico), in cui è evidente l'influenza di Cesare Vecellio. Della produzione di soggetto mitologico e religioso, destinata a un vasto pubblico, ma pur sempre finemente curata, si ricorda, oltre a copie di incisioni fortunate (come La Samaritana al pozzo, del Cartaro, da Michelangelo, Gesù alle Nozze di Cana, di Marcantonio, da Raffaello, in seconda prova, e Il riposo in Egitto, di Battista del Moro, da Tiziano), una serie di 16 stampine con la Passione di Cristo, Cristo che risana il paralitico (1566) e Diluvio universale, ambedue da Michelangelo, Cristo che risana gli infermi (1566) da P. Farinati, Cristo in croce da Giulio Romano, Sacra Famiglia da B. Franco, Proserpina, Andromeda e Venere con Cupido (1566), ambedue da Tiziano (ma l'ultima di sua incisione e con l'excudit di Nicolò Bertelli, il quale era un editore e mercante di stampe, molto presumibilmente suo parente).
Bibl.: Oltre alla bibl. in U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, III,p. 487, cfr.: L. De Angelis, Notizie degli intagliatori… aggiunte a G. Gori Gandellini, VI, Siena 1809, pp. 256 s., 258 (per Nicolò); P. Zani, Enc. metodica… delle belle arti, I, 4, Parma 1820, pp. 6, 261 n. 125; L. Cicognara, Catal. ragionato dei libri d'arte e d'antichità, Pisa 1821, I, n. 1588; G. A. Moschini, Dell'incis. in Venezia, Venezia 1926 (scritto prima del 1830), p. 38 (con errate attrib.); E. A. Cicogna, Saggio sulla bibl. veneziana, Venezia 1847, p. 250; Ch. Le Blanc, Manuel de l'amateur d'estampes, I, Paris 1854, pp. 307 ss.; L. Passerini, Bibl. di Michelangelo e incisori delle sue opere, Firenze 1875, p. 169; C. Lozzi, Cesare Vecellio e i suoi disegni e intagli per libri di costumi, in La Bibliofilia,I(1899-1900), p. 8; G. Fumagalli, Lexikon typographicum Italiae, Florence 1905, p. 504; Leo S. Olschki, Choîx de livres anciens, rares et curieux, Florence 1907, n. 55550 (per un presunto unicum dell'Omnium fere gentium nostrae aetatis h abitus); R. Almagià, L'"Italia" di G. A. Magini, Napoli 1922, pp. 25, 61, 79, 82 s.; E. Pastorello, Tipografi, editori, librai a Venezia nel sec. XVI, Firenze 1924, p. 174; D. Gianolio, Il libro e l'arte della stampa…,Torino 1926, p. 171; R. Almagià, Monumenta Italiae cartographica, II, Firenze 1929, pp. 16, 18, 19-23, 28 ss., 32, 40; E. Pastorello, Bibliogr. storico-analitica dell'arte della stampa in Venezia, Venezia 1933, p. 274; A. Bertarelli, Imagerie populaire italienne, Paris 1929, pp. 25, 41; R. Colas, Bibliogr. générale du costume, Paris 1933, nn. 314 s.; A. De Witt, Collez. delle stampe… Galleria degli Uffizi, Roma 1938, p. 143; R. V. Tooley, Maps in Italian Atlases of the XVth century, London 1939, III, pp. 10, 103, 165, 175, 182, 353, 429, 513; R. Almagià, Carte geografiche a stampa…, in Monumenta cartographica Varicana, II, Città del Vaticano 1048, ad Indicem; Autori italiani del Seicento, Milano 1948-1951, n. 1326; The world encompassed… (catal.), Baltimore, Md., 1952, n. 123; F. Ascarelli, Tipografia cinquecentina in Italia, Firenze 1953, p. 209; Carte geografiche cinquecentesche a stampa della Bibl. Marciana e della Bibl. del Museo Correr di Venezia, Venezia 1954, ad Indicem; A. Omodeo, Mostra di stampe popolari venete del '500 (Gab. disegni e stampe degli Uffizi), Firenze 1965, ad Indicem. Oltre alle raccolte già citate vanno anche visti i fondi stampe e opere a stampa delle Bibl. Nazionale e Marucelliana di Firenze, della Galleria degli Uffizi (tutte le stampe non sono citate nel catalogo del De Witt), della Bibl. Trivulziana di Milano e del Cabinet des Estampes di Parigi.