RICHTHOFEN, Ferdinand von
Geografo tedesco, nato il 5 maggio 1833 a Karlsruhe nel Baden, morto a Berlino il 6 ottobre 1905. Studiò nelle università di Breslavia e Berlino, dedicandosi soprattutto alle scienze naturali, e a Berlino si laureò nel 1856, dopo avere seguito anche, ma senza un particolare interessamento, i corsi di Carlo Ritter. Dal 1856 al 1860 fu occupato all'Istituto geologico di Vienna e lavorò soprattutto nell'Alto Adige: uno dei suoi primi lavori scientifici è la descrizione geognostica dei dintorni di Predazzo (1860). Nel 1860-62 accompagnò l'ambasceria prussiana incaricata di stipulare trattati di commercio con la Cina, il Giappone e il Siam e visitò questi paesi e poi, da solo, anche Formosa, le Filippine, Celebes e Giava; poi si trasferì nella California, che era allora (1863 e anni seguenti) nel periodo più fervido della ricerca dell'oro. Il R. s'interessò al problema, ma dal punta di vista scientifico (Die Metallproduktion Kaliforniens, Gotha 1863); del resto perlustrò specialmente la Sierra Nevada e studiò la serie dei terreni vulcanici (Principles of the natural system of volcanic Rocks, Gotha 1867). Dal geologo americano J. D. Whitney fu spronato a studiare scientificamente la Cina, per il che tornò a Shang hai nel 1869 e in quattro anni (1869-1872) percorse il paese, ad eccezione delle provincie di SO. e del Kan-su, in ogni direzione, raccogliendo, con grande sagacia e sicurezza di osservazione, un enorme materiale, gettando le basi fondamentali per la conoscenza geografica e geologica della Cina. Tornato in patria, buona parte della sua attività fu consacrata a pubblicare i risultati di questa sua grande esplorazione, in una monumentale opera, China, della quale il I volume apparve nel 1877, il II nel 1882, il IV nel 1883 e la prima parte dell'Atlante nel 1885; il III e il V (come pure il resto dell'Atlante) furono pubblicati postumi dai suoi discepoli. Frattanto, nel 1875, era stato nominato professore di geografia all'università di Bonn, donde passò nel 1883 a Lipsia e nel 1886 a Berlino, dove spiegò fino alla morte una grandissima attività. Fu ripetutamente presidente della Società geografica di Berlino.
Il R. eccelleva nella facoltà di osservare e di coordinare le osservazioni, cogliendo i rapporti e i nessi causali fra i varî fenomeni della superficie terrestre; mirabilmente riusciva anche a suscitare e disciplinare queste facoltà nei suoi discepoli. Geografo e geologo, fu uno dei fondatori di quella disciplina, a cavallo fra le due scienze, che è la morfologia terrestre, della quale gettò le basi con il suo Führer für Forschungsreisende (Amburgo 1886; 2ª ed., 1901), modello, per alcune parti insuperato, di guida scientifica per viaggiatori. Mente larghissima, egli si occupò anche di geografia antropica, tanto nella sua opera sulla Cina, quanto in scritti minori e nelle sue lezioni. Una serie di queste è rappresentata dalle Vorlesungen über allgemeine Siedlung- und Verkehrsgeographie, pubblicate postume nel 1908. Si può dire, pertanto, che l'opera sua abbia avviato a composizione il dissidio fra la tendenza ritteriana e quella pescheliana della geografia; sotto questo aspetto i suoi scritti di metodica geografica, importantissimi (Aufgaben und Methoden der heutiger Geographie, Lipsia 1883; Triebkräfte und Richtungen der Erdkunde, Berlino 1903), lo pongono tra i maggiori e migliori interpreti e assertori dell'indirizzo scientifico unitario contemporaneo della geografia. Oltre agli scritti citati sopra, altre opere del R. sono Schantung (Berlino 1898); Über Gestalt und Gliederung einer Grundlinie in der Morphologie Ostasiens (ivi 1900); Geomorphol. Studien aus Ostasien (ivi 1901-03, 4 fascicoli); Tagebücher aus China (postumo, ivi 1906).
Bibl.: E. v. Drygalski, F. v. R., in Zeitschr. Gesellsch. Erdk. Berlin, 1905; A. Hettner, Richthofens Bedeutung für die Geographie, in Geogr. Zeitschr., 1906; G. Dalla Vedova, Rerdinando v. R., in Rend. Accad. Lincei, cl. sc. fisiche, 1905; A. Philippson, F. v. R. als akad. Lehrer, in Geogr. Zeitschr., 1920.