Scultore (Holzschitz, Boemia, 1708 - Memmelsdorf, Bamberga, 1777), ebbe modo di conoscere le ultime opere di M. Braun, la cui arte fantasiosa, espressiva e piena di vivido naturalismo fu essenziale per la sua formazione. Giunto a Würzburg nel 1736, gli fu affidata parte della decorazione della residenza del principe. Apprezzato per il suo spirito acuto, per il suo amore del grottesco e del paradosso, per la sua abilità di infondere vita alle più fantasiose creazioni, gli fu commissionata la decorazione dei giardini del castello di Seehof (1747-52) e dell'Orangerie di Schönbornlust (1754-57). Protetto da A. F. Seinsheim (dal 1755 vescovo principe di Würzburg e vescovo di Bamberga dal 1759), T. si stabilì a Bamberga nel 1760 dove continuò a lavorare per Seehof fino al 1765 per dedicarsi poi alla sua opera più spettacolare, la decorazione dei giardini della residenza di campagna del vescovo a Veitshöchheim, vicino a Würzburg (1765-68), una delle più riuscite e tipiche dell'arte rococò, in cui il mondo fantastico popolato di figure mitologiche diventa quasi specchio caricaturale della società contemporanea.