Attore e commediografo (Vienna 1790 - Pottenstein, Austria Inferiore, 1836). Di modeste origini, iniziò presto la carriera teatrale giungendo nel 1813 al Theater in der Josephstadt di Vienna e nel 1817 al Leopoldstädter Theater, dove per anni si affermò come continuatore e insieme riformatore del teatro popolare viennese. Dal 1830 preferì crearsi una sua compagnia di giro e con essa recitò in varie città austriache e tedesche. Morì suicida. Come drammaturgo si dedicò anzitutto alla fiaba magica (Der Barometermacher auf der Zauberinsel, 1823; Der Diamant des Geisterkönigs, 1824), poi alla fiaba allegorica (Der Bauer als Millionär, 1826; Moisasurs Zauberfluch, 1827), infine al vero e proprio dramma tragicomico, pur sempre sotto la veste del gioco magico (Der Alpenkönig und der Menschenfeind, 1828, e Der Verschwender, 1833, suoi capolavori). Soprattutto in queste ultime opere il contatto col teatro popolare viennese, d'impianto farsesco, è mantenuto e anzi rinsaldato, ma risolto in un più ampio respiro umano, che anticipa i rigogliosi sviluppi del teatro viennese, da Nestroy a Hofmannsthal.