Pittore svizzero (Berna 1853 - Ginevra 1918). Dopo un'infanzia difficile e un breve apprendistato come decoratore, frequentò a Ginevra l'Accademia di belle arti. Allievo di B. Menn (1871-76), in quegli stessi anni, produsse ritratti, scene di genere con figure e soprattutto paesaggi alpestri che, ancora legati alla tradizione vedutistica svizzera, risentono anche del realismo di R. Zünd. Lasciata Ginevra per Berna, nel 1878 soggiornò a Madrid dove fu particolarmente colpito dalle opere di Rubens e Velázquez. Tornato in Svizzera, trascurò i temi consueti affrontando, con eguale efficacia, il quadro storico, il ritratto e il paesaggio in ampie composizioni simboliche (Guerriero infuriato, 1884, Ginevra, Musée d'art et histoire; La Notte, 1889-90, Berna, Kunstmuseum). Il suo affermarsi in ambito internazionale coincise con una crisi di misticismo dominata dal tema della morte che emerge costantemente nella sua opera, con un disegno incisivo e un uso sommario del colore (Donna morente, 1915, Basilea, Kunstmuseum). Le sue composizioni, stilizzate secondo il gusto Jugendstil e organizzate in rigorosi ritmi simmetrici (Il Lago di Ginevra, 1895, Zurigo, Kunsthaus; Il Giorno, 1900, Berna, Kunstmuseum) costituirono una delle fonti dell'espressionismo tedesco.