AVENARIUS, Ferdinand
Scrittore tedesco nato a Berlino il 20 dicembre 1856, morto a Kampen sull'isola di Sylt il 22 settembre 1923. Visse quasi sempre a Dresda; in gioventù soggiornò a lungo in Italia. La sua fama è affidata soprattutto alla sua indefessa attività nel diffondere ed educare il gusto artistico con carattere di originalità individuale. Suo programma fu la Ausdruckskultur ("civiltà dell'espressione"). Strumento dell'apostolato fu la rivista Kunstwart da lui fondata nel 1887 e diretta sino al 1923. Fu anima anche del Dürerbund (fond. 1902) e di altre iniziative editoriali e culturali fortunate. Per il suo atteggiamento reazionario e talora presuntuoso gli fu dato per scherzo il soprannome di praeceptor Germaniae: ebbe però vere benemerenze verso la cultura tedesca. Durante e dopo la guerra esercitò attività politica in senso nazionalista, pubblicò le raccolte di caricature Das Bild als Verleumdung (1917), Das Bild als Narr (1918). Popolari sono le antologie di lirica; ma la sua fama come poeta originale è già impallidita. Scrisse: Wandern und Werden (1881); Die Kinder von Wohldorf (1885); Stimmen und Bilder (1897). Negli ultimi anni tentò vasti temi con i poemi drammatici Faust (1919) e Baal (1920).
Bibl.: H. Wegener, F. Avenarius, Lipsia 1908; E. K. Fischer, Erinnerung an Avenarius, in D. Lit. Echo, XXVI.