FENICOTTERO (dal gr. ϕοῖνιξ "rosso" e πτερόν "ala" latino scient. Phoenicopterus ruber antiquorum Temm.; fr. phoénicoptère rose; sp. flamenco; ted. Flamingo; ingl. flamingo)
Grande uccello dell'ordine Phoenicopteri, famiglia Phoenicopteridae. Sembra uno smisurato trampoliere, con gambe lunghissime che sostengono un piccolo corpo; becco più alto che largo, dentellato sui margini, a metà lunghezza e coda piccola; gambe assai lunghe con le dita palmate; corpo anserino, con il collo lunghissimo e pieghevole in ogni senso; piumaggio di un vago bianco roseo, con le copritrici alari superiori, le piccole inferiori e le ascellari di un rosso-vermiglione vivace, remiganti nere; altezza m. 1,35-1,45, ala lunga 360-420 mm., tarso 240-300 mm. Questa è l'unica specie europea, altre due abitano il Nuovo Mondo, manca in Australia. Grande migratore e gregario, amante dei luoghi caldi, ha abitudini esclusivamente acquatiche, frequentando le acque poco profonde, riunito in enormi branchi anche di migliaia d' individui. Il suo nido è un grosso tumulo conico di fango; depone uova non macchiate, cova la sola femmina col corpo orizzontale, il collo raccolto sul dorso in varie curve, le gambe raddoppiate sotto al corpo molto al di là della coda e non "in piedi, cioè a cavalcioni di alti nidi conici, con le lunghe gambe diritte, divaricate ai lati del cono", come per tanto tempo si è creduto e come è stato raffigurato in più testi. Si nutre di vegetali e molluschi, le sue carni sono grasse, oleose e di sapore molto disgustoso, però i Romani e altri popoli antichi apprezzavano grandemente le lingue di questi uccelli, che sono larghe, grosse e carnose come quelle delle anitre. Abita le contrade circummediterranee, l'Asia occidentale fino all'India, sverna nell'Africa nord-occidentale (ove pure nidifica); in Italia è specie invernale e di passo in Sardegna; non nidifica; di comparsa irregolare e raro in Sicilia e sul continente.