FENICE (Φοινίκη, Phoenīce)
Antica città tra le cui rovine sono sorte le casupole dell'attuale Feniki, villaggio situato alle falde d'un colle della prefettura di Argirocastro (Albania meridionale). Forse fu una colonia di fondazione corinzio-corcirese. Certo che in periodo greco-romano Fenice era considerata come la più ricca e potente città dell'Epiro, di cui fu capitale dopo il distacco di Ambracia. La città fu presa dagl'Illirî (nel 230 a. C.) in seguito al tradimento della guarnigione gallica a servizio degli Epiroti. Nel 205 vi fu firmata la pace tra Filippo e i Romani. Fenice seguì poi le vicende dell'Epiro (v.). Durante il periodo bizantino fu sede di vescovato; Giustiniano la fortificò con castelli. Forse nel sec. XV, fu distrutta per opera dei Turchi.
Nel 1926 e 1927 la Missione archeologica italiana vi eseguì studî e scavi. Tutto il pianoro del colle apparve circondato da mura; la cinta ha un diametro massimo di circa 2 km. di lunghezza; altre quattro cerchie di mura e inoltre bastioni, torri, e muri di raccordo rinforzano la cinta del pianoro; le porte di accesso sono robuste e ingegnosamente difese; i massi poi spesso sono enormi (circa 200 quintali di peso). Gli scavi hanno portato alla luce materiale preistorico, protostorico, greco, romano e bizantino. Tra i monumenti principali sono da annoverare un thesauròs e due cisterne di età greca; costruzioni di carattere pubblico di periodo romano; una chiesa bizantina, ecc. (V. tavv. CLXIII e CLXIV).
Bibl.: L. M. Ugolini, Albania Antica, II, L'acropoli di Fenice, Roma 1930; id., L'antica Albania nelle recenti scoperte arch. ital., Roma 1928.