FENESTELLA (Φενεστέλλας, Φαινεστέλλας; Fenestella)
Storico vissuto sotto gl'imperatori Augusto e Tiberio, per quanto non si possano precisare i limiti di tempo della nascita e della morte. Al pari degli altri storici suoi predecessori, scrisse Annali, in cui esponeva gli avvenimenti svoltisi dalla monarchia fino alla caduta della repubblica. Più che narrare i fatti nella loro successione cronologica F., che badava ai particolari anziché al lato essenziale delle cose, si intrattiene a preferenza sullo sviluppo del diritto, della cultura intellettuale e sulla storia del costume, tramandandoci in tal campo numerose e interessanti notizie. F. fu anche epitomatore, se dobbiamo credere a Diomede (Gramm. Lat., I, 365,7); e in base alle notizie tramandateci dagli antichi, non gli si dovrebbe negare l'attribuzione d'uno scritto De iure pontificio. Secondo S. Girolamo, F. avrebbe scritto anche versi, ma non se ne ha alcuna prova.
Come scrittore, F., pur avendo voluto rivaleggiare con Livio, gli riuscì di gran lunga inferiore per eleganza e ricchezza di stile. Ciò non impedì che la sua opera voluminosa, di almeno ventidue libri, godesse di una larga diffusione nell'antichità.
È falsificazione del canonico Andrea Fiocchi (Floccus), segretario di Eugenio IV, lo scritto De Romanorum magistratibus pubblicato (Milano 1477) sotto il nome di Fenestella. I frammenti di F. sono raccolti da H. Peter, Histor. Rom. Reliq., II, CIX, 79.
Bibl.: L. Mercklin, De Fenestella historico et poeta, Dorpat 1844; J. Poeth, De F. historiarum scriptore et carminum, Bonn 1849; M. Schanz, Geschichte der römischen Litteratur, 3ª ed., II, 2, Monaco 1913, pp. 272-75.