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PLATER, Felix

di Arturo Castiglioni - Enciclopedia Italiana (1935)
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PLATER (Platter), Felix

Arturo Castiglioni

Medico, nato a Sitten (Svizzera) nel 1536, morto a Basilea il 28 giugno 1614, figlio di Tommaso Plater professore di medicina a Basilea. Studiò a Montpellier e poi a Parigi, ebbe la laurea a Basilea nel 1557 e nel 1560 divenne professore di medicina pratica. Fu medico di grandissima rinomanza: a lui si deve la rapida diffusione dell'insegnamento anatomico in Germania. Dissettore diligentissimo, fece erigere il Teatro anatomico di Basilea e vi creò anche il giardino botanico. Fu il primo a descrivere un caso di morte per ipertrofia della ghiandola timo in un bambino. Fondò un sistema nosologico dividendo tutte le malattie in tre grandi classi a seconda delle lesioni caratteristiche; fu igienista attivissimo durante l'epidemia di peste che colpì Basilea verso la fine del Cinquecento e si occupò con successo di psichiatria. La sua opera più importante è il trattato d'anatomia De partium corporis humani structura et usu, libri 3, Basilea 1583, con 50 incisioni in rame. Alla stessa famiglia P. appartengono altri tre medici svizzeri molto rinomati: il fratello Tommaso (1547-1628), il nipote Felice (1605-1671) e il figlio di quest'ultimo, Francesco Plater (1645-1711).

Vocabolario
felix culpa
felix culpa 〈fèliks ...〉 (lat. «colpa fortunata»). – Parole di s. Ambrogio a proposito del peccato originale che si meritò d’essere riscattato dal sacrificio di Gesù; la frase è estensivamente riferita a errore che porta conseguenze non...
quod bonum faustum felix fortunatumque sit
quod bonum faustum felix fortunatumque sit 〈... fàustum ...〉 (lat. «e ciò riesca bene, fausto, felice, fortunato»). – Formula augurale (spesso scritta abbreviatamente Q.B.F.F.F.S.) che nell’antica Roma era pronunciata da magistrati nell’intraprendere...
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