BRACQUEMOND, Félix
Acquafortista, litografo, pittore e decoratore nato a Parigi il 22 maggio 1833, morto ivi il 29 ottobre 1914; fu scolaro del lionese Guichard. Spirito curioso e penetrante, ritrovò per l'incisione (alla quale deve la miglior parte della sua rinomanza) procedimenti da tempo perduti. Riprodusse in incisione molti ritratti, quali Erasmo di Holbein, e quadri di Corot, Millet, Rousseau, Gustave Moreau. Le sue incisioni originali più celebri sono: Haut d'un battant de porte (1852); Les taupes (1854); Loup dans la neige; Canards (1882), e i ritratti di Goncourt e di Rajon. I suoi primi dipinti, alcuni ritratti, sono del 1852; ma nel 1867 depose i colori a olio, e dal 1870 lavorò in qualità di ceramista nelle manifatture di Sèvres. Da allora subì l'influsso dell'arte giapponese. Fu anche illustratore e decoratore di mobili e di argenteria. Compose un trattato Du dessin et de la couleur (Parigi 1885), e un'Étude sur la gravure sur bois et la lithographie (Parigi 1897). Acquafortista di singolare bellezza di tecnica, d'esecuzione incisiva e colorita, esercitò largo influsso fra i suoi contemporanei, e formò una numerosa schiera di pittori-incisori.
Bibl.: T. Gautier, Les Beaux-Arts en Europe, Parigi 1856; A. de Lostalot, F. B., peintre graveur, in Gaz. des Beaux-Arts, XXIX (1884), pp. 420-26, 517-24; XXX (1884), pp. 155-61; L. Vaillat, Øuvres de Bracquemond exposées en 1907, Parigi 1907; L. Rosenthal, La gravure, Parigi 1909; H. W. S., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910.