FELINI o Felidi o Gatti (dal lat. Felis: gatto; fr. chats; sp. gatos; ted. Katzen; ingl. cats)
Famiglia di Carnivori Viverriformi di notevole uniformità fisica e psichica, dovuta al fatto che tutti hanno, dal più al meno, raggiunto la perfezione quali animali da preda. La statura varia da una taglia sensibilmente inferiore al micio fino alla mole notevole del leone e della tigre. La forma generale denota, con la sola eccezione del ghepardo, straordinaria robustezza, accompagnata da grande agilità.
La testa è piuttosto globosa col muso breve; il rinario o naso nudo è largo e tondeggiante nella porzione che circonda le narici, mentre è strettissimo al disotto di queste; la lingua è ruvida come una raspa perché fittamente rivestita di papille dure, acute e rivolte all'indietro; gli occhi sono assai grandi, di colore generalmente giallo chiaro, con pupilla rotonda, che può restringersi a fessura verticale; gli orecchi sono di dimensioni medie o piuttosto piccoli. Il collo è relativamente breve e robusto; il tronco assai compresso lateralmente; gli arti, di media altezza, prettamente digitigradi, con la regione metacarpale e metatarsale sempre completamente pelosa, hanno l'insieme della porzione digitale tondeggiante e munita inferiormente di soffici cuscinetti, ricoperti di peli in alcune specie. Meno che nel ghepardo, l'ultima falange, ungueale, è retrattile, ossia tirata in alto e indietro nel riposo e durante la deambulazione, per azione di due tendini elastici, mentre viene abbassata con forza per azione dei muscoli flessori, quando devono entrare in gioco i potenti artigli, che conservano sempre intatta la loro acutezza, grazie alla retrattilità stessa. L'arto anteriore porta cinque dita ampiamente divaricabili l'arto posteriore ne ha quattro. La coda è di lunghezza assai varia. Il rivestimento peloso generale è in quasi tutte le specie morbido, liscio e lucente, mai ruvido. Le labbra superiori portano numerose e lunghe vibrisse o peli sensoriali, un certo numero dei quali esiste pure nella regione sopracigliare e generalmente anche sulla guancia e sul carpo. I maschi sono retromingenti. Le femmine hanno quattro capezzoli ventrali, ai quali se ne aggiungono quattro toracici in alcune specie. Esistono sempre ghiandole anali odorifere. La dentatura è specializzata per azzannare, spezzare e trinciare. Gli incisivi sono piccoli, ma sono capaci di funzionare come i dentini d'una robusta morsa; i canini sviluppatissimi, coniformi e uncinati leggermente all'indietro; i premolari grandi, con alte punte taglienti in senso longitudinale, i molari mancanti o rudimentali, eccettuato il primo inferiore. La formula dentaria è
Nello scheletro la clavicola è rudimentale.
I Felini sono camminatori buoni, corridori rapidissimi, ma non di lunga resistenza, saltatori eccellenti, in generale agili rampicatori e anche, se occorre, buoni nuotatori, benché evitino volentieri l'acqua. Le facoltà psichiche dei gatti sono certamente assai evolute; possiedono grande emotività, facoltà di concentrare l'attenzione, facilità d'imparare. D'indole sanguinaria per necessità di nutrizione, preferiscono sempre schivare ogni serio rischio e divengono realmente pericolosi soltanto quando, credendosi minacciati, non vedono una via sicura di scampo: senza titubanza attaccano allora a fondo con estrema energia. Il senso principale dei Felini è l'udito; anche il tatto è sviluppatissimo, grazie alle vibrisse seguono poi la vista, l'olfatto e il gusto. Hanno abitudini notturne. Amano catturarsi la preda, che attendono spesso all'agguato. Quando debbono cercarla le si avvicinano strisciando con ogni cautela e poi le piombano addosso con pochi salti, ferendola con gli artigli e mordendola ripetutamente. Raramente divorano la vittima sul posto; in generale preferiscono trasportarla in un luogo sicuro, azzannandola e portandola via di corsa a testa alta. I giochi che alcuni felini fanno con la preda prima di ucciderla, sono probabilmente reminiscenze di gioventù e ripetizioni dell'addestramento avuto dai genitori. I Felini uccidono talvolta mammiferi che superano di non poco la loro propria mole; si nutrono molto volentieri di uccelli, alcuni catturano anche rettili, batraci, pesci, crostacei e insetti.
Le femmine partoriscono in generale da 2 a 5 piccoli, che allevano ed educano con ogni cura. Sono quasi cosmopoliti, mancando soltanto in Australia, alle Antille, a Madagascar e in Islanda. Né vi è paesaggio ad essi del tutto ostico, giacché abitano, secondo le specie, il piano e i monti anche altissimi, il deserto e le paludi, la foresta, la steppa, il coltivato.
Nell'economia della natura non violata dall'uomo i Felini sono un importante elemento d'equilibrio biologico, contenendo in limiti giusti l'aumento numerico degli erbivori. Nei paesi coltivati possono recare parecchio danno, come predatori di animali domestici o più direttamente utili, ma compensano in gran parte questi danni con l'eliminazione di animali direttamente nocivi, quali i piccoli roditori. Molte specie forniscono pellicce assai ricercate. Quasi tutti i Felini si abituano con relativa facilità alla prigionia.
Una classificazione veramente soddisfacente dei Felini è cosa assai ardua. Attenendoci più particolarmente all'insieme dei caratteri somatici distinguiamo peraltro subito dai Felini di tipo che potremmo dire comune, due generi sufficientemente appartati: il Ghepardo e la Lince. Il primo ha pieno valore di sottofamiglia (lat. scient. Acinonychinae), alla quale si contrappone l'altra grande famiglia dei Felini propriamente detti (lat. scient. Felinae), coi due generi: Gatto (Felis), che comprende la grande massa dei Felini, e Lince (Lynx). I due generi distinti e varî gruppi di specie dei Felini propriamente detti saranno trattati separatamente.
Bibl.: G. G. Elliot, Monograph of the Felidae, Londra 1883; R. I. Pocock, Annual Magazine of Natural History, Londra 1917, XX, pp. 329-350; L. Heck, in Brehm, Tierleben, XII, 1915, pp. 48-55.