CIELENS, Feliks
Uomo politico e diplomatico lettone, nato il 7 febbraio 1888. Attese a Riga agli studî secondarî, seguiti da quelli di giurisprudenza a Pietroburgo (1906-1910). Stabilitosi all'estero come giornalista nel 1910, ultimò gli studî a Parigi nel 1914, passando subito a scrivere di questioni internazionali sollevate dalla guerra mondiale (L'impérialisme moderne, 1914; La guerre et la question baltique, 1917; La guerre et le sort de la Lettonie, 1918). Nel 1918 partecipò, in Siberia, alla fondazione del consiglio nazionale lettone, dal quale fu inviato a Parigi per raggiungere la delegazione lettone alla conferenza della pace. Membro del consiglio nazionale nel 1919 e dell'assemblea costituente nel 1920, fu da allora in poi sempre rieletto alla Saeima, dove fu uno dei capi della frazione socialista e dal 1921 presidente della commissione parlamentare per gli Affari esteri. Fu ministro aggiunto (sottosegretario) per gli Affari esteri nel 1923, nel 1924 ministro, membro della delegazioue lettone all'assemblea della Società delle nazioni dal 18 dicembre 1926 al 23 gennaio 1928 (presidente nel 1927). Col 1° luglio 1933, lasciata la politica attiva, fu nominato ministro plenipotenziario e inviato straordinario di Lettonia a Parigi, Madrid, Lisbona, ma fu revocato nel settembre 1934.