FELICITA e PERPETUA, Sante
FELICITA e PERPETUA, Sante.- Schiava la prima, di nobile nascita la seconda (Vibia Perpetua), furono imprigionate con altri 4 compagni per la loro fede cristiana sotto Settimio Severo. Erano ambedue maritate: Perpetua aveva anche un bimbo lattante, e Felicita era incinta. Furono martirizzate a Cartagine il 7 marzo 203, due giorni dopo che F. aveva dato alla luce una bambina. Gli Atti del loro martirio, superstiti in latino e in greco, sono scritti in massima parte da un testimonio oculare (alcuni studiosi ne hanno supposto autore Tertulliano; v.) e sono fra i monumenti più preziosi e antichi della letteratura cristiana latina; sembrano contenere spunti montanisti. La festa delle due sante cade nel Martirologio Romano al 7 marzo, e i loro nomi sono fra i pochissimi di santi mentovati nel canone della Messa latina.
Bibl.: P. Monceaux, Histoire littéraire de l'Afrique chrét., I, Parigi 1901, pp. 70-96; P. Franchi de' Cavalieri, La Passio Ss. Perpetuae et Felicitatis, in Römische Quartalschrift, V Suppl., Roma 1896; G. Sola, La passione delle Ss. Perpetua e Felicita, Roma 1921; E. Buonaiuti, Il Cristianesimo nell'Africa romana, Bari 1928, pp. 8-15; R. Knopf, Ausgewählte Märtyrerakten, 3ª ed., Tubinga 1929.