FELICI
Famiglia di musicisti attivi a Firenze nel sec. XVIII.
Bartolomeo nacque a Firenze nei primi mesi del 1695. Allievo per l'organo e la composizione di G. M. Casini, fu per tutta la vita maestro di cappella e organista di S. Marco a Firenze. Apprezzato particolarmente come insegnante di contrappunto ed organo, aprì e diresse dal 1760, nel capoluogo toscano, una scuola di composizione musicale molto frequentata dove insegnò il figlio Alessandro e dalla quale uscirono L. Cherubini, G. Sborgi e V. Panerai. La sua vita, interamente dedita. all'insegnamento e alla composizione, non fu segnata da avvenimenti di particolare rilievo. Sappiamo che tre anni dopo la morte del figlio Alessandro, comparve per l'ultima volta in pubblico il 22nov. 1775 per dirigere, nella chiesa di S. Niccolò, la Messa per s. Cecilia che Alessandro aveva lasciato tra i suoi manoscritti.
Compose i seguenti oratori: il Passaggioalla religione, a due voci (Fede e Speranza, libr. di A. Borghesi; Firenze, chiesa della Ss. Concezione in via della Scala, 1741); Isacco figura del Redentore, a cinque voci (libr. di P. Metastasio; Firenze, Compagnia detta di S. Marco, 19 marzo 1747); il Trionfo della religione, a tre voci (Religione, Angelo e Amor Terreno, libr. di anonimo, Firenze, monastero di S. Martino in via della Scala, 1747); il Figliolprodigo, a quattro voci (libr. di G. C. Pasquini; Firenze, Compagnia detta di S. Marco, 19 marzo 1753); la Notte prodigiosa (libr. di C. Tacchi; Bologna, oratorio Madonna di Galliera, 1759). Le cantate: Cantata (1734) e il Transito di s. Giuseppe (1737). Musiche d'occasione: Trionfo della vocazione religiosa contro le lusinghe del mondo (1740) e Componimento musicale nel prender l'abito religioso ... l'illustrissima signora contessa Florida Francesca Barbolani (1740).
Autore, inoltre, di varia musica sacra, musicò un Memento Domine a quattro voci e strumenti (1725, partitura manoscritta forse autografa, Firenze, Bibl. del Conservatorio "L. Cherubini" E. I. 120); Responsi (partitura ms., ibid., E. I. 681); Responsi Offertori Mottetti (partitura ms., ibid. A. 152-53); Responsori per la settimana santa, per coro a dieci voci e tre strumenti (s.d., partitura ms., ibid., F. P. CH. 153); Benedietus, Christus e Miserere (partitura ms., ibid., E. I. 41); Salmi brevi a quattro voci e strumenti (partitura ms., ibid., E. I. 40); Salmi per gli apostoli (partitura ms., ibid., B. 468); Mottetti a tre voci (s.d.; partitura ms., ibid., F. P. CH. 1522); un Mattutino coni Responsi per i defunti a tre voci (s.d.; partitura ms., ibid., F. P. CH. 1521) eseguiti il 2 nov. 1779 dopo la sua morte; Vespro degli apostoli a tre voci (s.d.; partitura ms., ibid., F. P. CH. 1525); Vespro della Madonna a tre voci (s.d.; partitura ms., ibid., F. P. CH. 1524); Vespro del Signore a tre voci (s.d.; partitura ms., ibid., F. P. CH. 152 3); Salve Regina a quattro voci e organo (s.d.; partitura ms., ibid., E. I. 360); Stabat Mater a tre voci (ms., ibid., V. 5936);due magnificat;due messe (una a tre voci ed una a quattro voci); due requiem;ilduetto "Or che nate sulla terra".
Morì a Firenze il 12 giugno 1776.
Molte delle sue opere sono andate disperse a seguito di una vendita fatta a Firenze, presso lo stampatore Pagani, nel marzo del 1778. Imanoscritti di quelle rintracciate sono conservati a Firenze nell'Archivio dell'Opera di S. Maria del Fiore, nell'Archivio della basilica di S. Marco, in quello dell'Annunziata, fra gli anonimi dell'Opera del duomo e presso la Biblioteca del Conservatorio "L. Cherubini". Una partitura manoscritta di una sua messa è pure conservata nell'Archivio musicale del duomo di Pistoia. I libretti relativi alle opere si trovano nella Biblioteca Marucelliana di Firenze.
Alessandro nacque a Firenze il 21 nov. 1742 da Bartolomeo ed Elisabetta Nannini nel "popolo di S. Lorenzo". Allievo nella città natale prima del padre Bartolomeo e poi dal 1756 al 1764 di G. Castrucci, entrambi per il violino, soggiornò successivamente dal 1765 al 1766 a Napoli, consigliato dal padre, che riteneva quella città più idonea di altre per acquisire l'esperienza necessaria ad affrontare la carriera teatrale. Proseguì così gli studi musicali sotto la guida di Gennaro Manna, direttore del locale Conservatorio "S. Maria di Loreto" allo scopo di conseguire un perfezionamento nella "drammatica", ossia nella musica da teatro. Tornato a Firenze fece eseguire il 7 genn. 1767 una messa composta a Napoli nella basilica di S. Marco. Noto soprattutto come operista, compose musiche sacre e teatrali dando in tal modo inizio ad un'attività frenetica, costellata da una serie di brillanti successi nei maggiori teatri di Napoli, Firenze, Venezia e Roma che contribuirono a renderlo popolare e stimato in tutta Italia. Nello stesso anno entrò a far parte della scuola paterna, divenuta ormai famosa e che da "scuola del Felici" si chiamò "scuola dei due Felici" ; qui rimase come insegnante di cembalo ed organo fino alla morte avvenuta, per tisi, il 21 ag. 1772 a meno di trent'anni.
Compose per il teatro: La cameriera astuta, dramma giocoso in tre atti (libretto di anonimo) rappresentata al R. Ducal teatro di Milano nell'autunno 1767e col titolo La serva astuta (Firenze, teatro degli Infuocati in via del Cocomero, il 15 maggio 1768e a Madrid, al Real Sitio de Arenjuer, nella primavera del 1769); L'amante contrastata, dramma giocoso in tre atti (libretto di D. G. Lendenesi, Venezia, teatro Giustiniani di S. Moisè, autunno 1768); L'antigono, dramma serio in tre atti (libretto di P. Metastasio, Firenze, teatro degli Immobili in via della Pergola, 18 genn. 1769), che riscosse particolari consensi come riportato dalla Gazzetta toscana; L'amore soldato, dramma giocoso in tre atti (libretto di M. Tassis; Venezia, teatro Giustiniani di S. Moisè, autunno 1769, poidi nuovo a Firenze al teatro degli Infuocati di via del Cocomero il 3 maggio 1771); La donna di spirito, farsa in due atti (libretto di Marcello da Capua; Roma, teatro Capranica, 13 febbr. 1770); La lavandaia, commedia in due atti (libretto anonimo, Torino, teatro Carignano, carnevale 1770); Alessandro nelle Indie, dramma serio in tre atti (libretto di P. Metastasio; Livorno, teatro S. Sebastiano, carnevale 1771). Compose inoltre gli intermezzi in musica per la tragedia Beverly di B. J. Saurin (1768;già ispirata alla saga The gamester di E. Moore, 1753), eseguiti il 6 genn. 1782a Firenze presso la sala dell'Accademia degli Ingegnosi, e gli oratori: Daniello, eseguito a Firenze il 12 marzo 1767nella Compagnia del Nicchio alla presenza di tutta la corte ed interpretato dai celebri G. Manzuoli, S. Pazzaglia e A. Bianchi; Oratorio del Natale, eseguito a Firenze il 25 dic. 1768 presso la chiesa di S. Filippo Neri; S. Alessio riconosciuto, eseguito a Firenze il 19 marzo 1769, protagonista G. Manzuoli; la cantata a tre voci Apollo in Tessaglia (testo di L. Semplici), eseguita per la prima volta a Firenze il 12 marzo 1769nella sala dell'Accademia degli Ingegnosi, poi ripetuta nello stesso luogo il 31 marzo 1771alla presenza della corte e un'altra Cantata senza titolo (testo di F. Lambardi) eseguita a Firenze il 1º apr. 1770. Diparticolare rilievo è il Credo a quattro voci e orchestra (partitura manoscritta, probabilmente autogr., Firenze, Bibl. d. Conservatorio "L. Cherubini", B. 348) testimonianza di uno stile sobrio e robusto, che, pur scevro da concessioni al gusto dell'epoca, aderisce tuttavia, in modo pieno e corretto, alla partecipazione all'atto di fede. Scrisse inoltre un Mottetto e un Salve Regina eseguiti nella chiesa di S. Gaetano il 7 ag. 1771, tre messe, il salmo Dixit Dominus per soli coro e orchestra (partitura manoscritta conservata presso l'Archivio musicale del Duomo di Pistoia datata 1766); un Concerto per clavicembalo, corni, violini e viola (partitura ms., Firenze, Bibl. d. Conservatorio "L. Cherubini", B. IX. 8);un Concerto per clavicembalo "ad uso della Sig.ra Isabella Scarlatti" (ibid. ms. B. 1304), una Sonata per clavicembalo e due violini ed il Quartetto vocale "Ti rendo al caro ben" per due soprani, contralto e tenore con orchestra (manoscritto conservato presso la Bibl. d. Conservatorio "G. B. Martini" di Bologna).Figure minori nel panorama musicale del secolo XVIII, i due Felici svolsero un'attività rilevante e le loro opere, apprezzate dai contemporaneì, rivelano tuttora, ad un severo esame critico, pregevoli valori tecnici ed espressivi (specialmente quelle di genere sacro).
Essi mantennero l'oratorio in una posizione privilegiata, non inferiore, per quantità di lavori a quella da loro destinata al teatro musicale; in quest'ottica i due musicisti trovano infatti la loro giusta collocazione, soprattutto in quell'area toscana agli inizi della seconda metà del XVIII secolo così sensibile alle influenze della musica händeliana.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Firenze, Necrologio de' defunti della Città di Firenze, ms. 590, 12 giugno 1776 e 21 ag. 1772 rispett.; Firenze, Archivio d. Opera d. S. Maria del Fiore, Reg. battes. maschi 1742-43, c. 8; Gazzetta toscana, 1767, pp. 5, 54; 1768, p. 221; 1769, pp. 9, 41, 45, 191; 1770, pp. 53 s.; 1771, pp. 53, 70, 125; 1772, p. 135; 1773, p. 149; 1775, p. 185; 1776, pp. 96, 111, 153; 1778, pp. 51, 194; 1779, p. 180; 1782, p. 6; G. Gervasoni, Nuova teoria di musica, Parma 1812, p. 135; F. Torrefranca, Le origini italiane del romanticismo musicale: i primitivi della sonata moderna, Torino 1930, pp. 578, 732; M. Fabbri, La giovinezza di L. Cherubini nella vita musicale fiorentina del suo tempo, in L. Cherubini nel II centenario della nascita, Firenze 1962, pp. 13-19; M. Fabbri, A. F. Ilterzo maestro di Cherubini, in Musiche italiane rare e vive da G. Gabrieli a G. Verdi, Siena 1962, pp. 183-194; R. Zanetti, La musica italiana nel Settecento, Busto Arsizio 1978, pp. 528, 775, 890, 1200; S. Martinotti, L. Cherubini, in Diz. biogr. d. Italiani, XXIV, Roma 1980, p. 436 (ivi anche le composizioni del Cherubini dedicate a Bartolomeo); F.-G. Fétis, Biographie univ. des musiciens, III, p. 201; suppl., I, p. 322; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, pp. 407 s.;C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti I, p. 294; Catalogo delle opere musicali..., s. 4, I, Città di Firenze, Parma 1929, pp. 66, 267; U. Manferrari, Diz. univ. delle opere melodrammatiche, I, Firenze 1954, pp. 371 s.; Encicl. della musica Ricordi, II, p. 177; Die Musik in Gesch. und Gegenwart, XVI, coll.197 ss.; The New Grove Dict. of music and musicians, VI, p. 457; Diz. enc. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, II, p. 726.