LE MONNIER, Felice
Editore, nato a Verdun il 1° dicembre 1806, morto a Firenze il 27 giugno 1884. Cominciò la sua carriera come apprendista nella tipografia di Le Temps a Parigi; partito nel 1831 per la Grecia, si fermò invece a Firenze dove trovò un posto di proto nella stamperia Borghi e C., e ne divenne presto socio, trasformandone la ditta in quella di Felice Le Monnier e C. (1832). Lavorò dapprima per la Società editrice fiorentina, ma di lì a poco si ridusse solo proprietario della stamperia e si mise a far l'editore. Il primo libro da lui edito fu la Storia d'Italia del Borghi, rimasta incompiuta. Nel 1842 si profferse a Giambattista Niccolini quale editore del suo Arnaldo, che fece stampare a Marsiglia e introdusse poi di soppiatto in Italia; e questo fu il principio della fortuna della sua casa, per il successo della pubblicazione e per il contatto che essa gli agevolò con tutti i letterati d'Italia. Concepì allora il pensiero di stampare una raccolta di scritti italiani antichi e moderni, che fu, nel 1844, la Biblioteca Nazionale; questa accolse il fiore d'ogni secolo della letteratura italiana, e soprattutto quanto di meglio in quegli anni si produceva. Molte pagine e anche interi volumi della Biblioteca furono inoltre armi efficacissime nella lotta contro il dominio straniero. Trasportatasi la capitale a Firenze, il Le Monnier cedette l'azienda, nella quale aveva avuto Gaspero Barbera a collaboratore dal 1841 al 1854, alla società Successori Le Monnier di cui tenne ancora per poco la direzione.
Bibl.: G. Barbera, Memorie di un editore, Firenze 1883, pp. 46-57; A. Gotti, F. Le M. e la sua "Biblioteca Nazionale", Firenze 1909.