FELICE di Urgel
Vescovo di questa sede alla fine del secolo VII, amico di Elipando di Toledo, e con lui sostenitore dell'eresia adozionistica, per cui fu condannato e si ritrattò nel concilio di Ratisbona (792) e dinnanzi al papa Adriano I; rifugiatosi quindi tra i musulmani, a Toledo, fu condannato ancora nel concilio di Francoforte (794), comparve poi e si ritrattò, dopo una lunga disputa con Alcuino, in quello di Aquisgrana (799). Affidato alla sorveglianza di Leidrado, arcivescovo di Lione, morì colà nell'816 o nell'818; dopo la sua morte, Agobardo trovò uno scritto che permetteva di dubitare della sincerità della sua ritrattazione.
Bibl.: v. adozionismo.