SCHIAVONI, Federico
Geodeta, nato a Manduria, presso Lecce, il 6 ottobre 1810, morto a Napoli il 5 marzo 1894. Compiuti gli studî di matematica a Napoli, entrò nel 1835 quale ingegnere topografo in quel R. Ufficio topografico. Prese parte ai lavori di triangolazione del regno di Napoli, e, succeduto nel 1851 a F. Amante nella carica di professore di geodesia annesso a quel medesimo ufficio topografico, volle fossero adottati i nuovi metodi introdotti in Germania per opera di F. W. Bessel e di J. J. Baeyer. Progettò allora una triangolazione poggiata su due basi geodetiche da misurare una nei pressi di Foggia, e l'altra nella pianura di Catania e per eseguire tali misure ottenne fosse acquistato uno strumento del Bessel. Nel 1859 dopo avere studiato l'apparecchio, misurò effettivamente la base di Foggia. Diventato nel 1860 professore di geodesia all'università di Napoli, dettò il suo trattato Principî di Geodesia, che, considerato in quei tempi come uno dei migliori e dei più completi, ebbe tre ristampe. Chiamato a far parte della Commissione geodetica italiana, non appena questa fu istituita, collaborò attivamente ai lavori di essa. Nel 1888 lasciò l'insegnamento.
Oltre al trattato sopra accennato, pubblicò numerose memorie, frutto delle sue ricerche, sia nel campo pratico, sia in quello teorico: fra esse, nelle pubblicazioni dell'Istituto topografico militare, quelle relative allo strumento di Bessel, alla sua rettifica, ed alle misure delle basi di Foggia, Napoli, Catania; gli studî sugli strumenti universali di Repsold e di Salmoiraghi; le indagini sulle variazioni di lunghezza delle basi per effetto delle variazioni di tcmperatura del suolo, ecc.