GARCIA LORCA, Federico
Poeta spagnolo, nato a puentevaqueros (Granata) il 5 giugno 1899, fucilato a Granata dai soldati di Franco, probabilmente per un tragico errore, nei primi tempi della guerra civile (settembre 1936). A Granata si laureò in lettere e in giurisprudenza. Al tempo stesso studiava musica, sotto la guida di M. de Falla, e pittura. Nel 1918, a Granata, pubblicò i suoi primi versi, Impresiones y paisajes. Nel 1919 si trasferì a Madrid. Nel 1920 fu rappresentata la sua prima commedia, El maleficio de la mariposa e nel 1927 uscirono a Malaga le sue Canciones: 1921-24: poesia d'ispirazione popolare e zingaresca, piena d'immagini e di ritmo. Nello stesso anno espose a Barcellona una mostra di pitture e disegni. Nel 1928 pubblicò il Romancero gitano, la sua maggior opera lirica, e rappresentò Mariana Pineda e l'intermezzo, o "divertimento", La zapatera prodigiosa. Nel 1930 si recò nell'America Settentrionale dove scrisse alcune delle sue liriche più famose: New York: oficina y denuncia, Oda a Walt Whitman, Ciudad sin sueño. Nel 1931 ritornò a Madrid e fondò la "Barraca", una specie di carro di Tespi teatrale. Nel 1933 si recò a Buenos Aires dove fu rappresentata la sua tragedia Bodas de sangre. Di nuovo a Madrid nel 1935, scrisse il poema tragico Yerma e il "poema granadino" Doña Rosita la soltera o el lenguaje de lasflores e pubblicò, nella rivista Cruz y Raya, il Llanto por Ignacio Sánchez Mejías, in morte di uno dei più popolari toreri, che è forse il suo capolavoro poetico. Poco prima della morte aveva terminato di scrivere i Seis poemas gallegos e la tragedia La casa de Bernarda Alba (rappresentata a Parigi nel 1946).
Sangue e morte sono i motivi dominanti nella sua lirica e nel suo teatro: un mondo idillico e orgiastico, fastoso e funereo di gitani, toreri e cantastorie di cui egli conobbe e interpretò, con acceso e ispirato linguaggio, le passioni violente e istintive e il senso misterioso del dolore. G. L. diede una nuova espressione lirico-musicale all'antica favola picaresca, con un'arte al tempo stesso ingenua, vibrante e commossa che a volte ricorda i capricci goyeschi e a volte le allucinate fantasie pittoriche di Gutiérrez-Solana. L'opera completa di García Lorca è stata pubblicata a Buenos Aires (1943-44); quasi tutto il suo teatro è stato tradotto e rappresentato anche in Italia dove è apparsa una scelta di poesie (Modena 1943).
Bibl.: Homenaje al poeta G. L., contra su muerte, Valenza-Barcellona 1937; Homenaje de escritores y artistas a G. L., Buenos Aires-Montevideo 1937; G. Diego, Antología de poetas contemporáneos, Madrid 1940; C. Bo, Introduzione al Lorca, Modena 1940; D. Porzio, Lo fucilarono per sbaglio, Milano 1948.