FREZZI, Federico
Poeta umbro imitatore di Dante. Nacque di umile condizione (1346?) a Foligno, dove, dopo una giovinezza un po' scapigliata, preso a proteggere da Ugolino III Trinci, si diede tutto agli studî ed entrò nell'ordine di S. Domenico. Passato per più conventi e divenuto uno dei maggiori teologi del tempo, ebbe diversi onorevoli uffici, nel 1404 fu eletto vescovo della sua cita natale. Tenne questa dignità per 12 anni consecutivi, ma nel 1416, andato al Concilio di Costanza non fu più visto ritornare nella sua diocesi. Si crede sia morto viaggiando nel maggio dello stesso anno. L'unica sua opera a noi pervenuta, il Quadriregio, è un poema di 74 canti in terzine.
Il poema è diviso in quattro parti, di cui la prima (Regno d'Amore) è come l'antefatto delle altre (Regni di Satana, dei Vizî e delle Virtù). Intento del poeta è quello di dimostrare, con un doppio viaggio compiuto da lui sotto la guida di Cupido prima, di Minerva poi, come l'uomo ceda troppo facilmente all'amore, che, in fondo, non gli dà che delusioni e dolori, e come sia meglio per lui elevare lo spirito al culto della verità suprema, ciò che egli può solo ottenere dopo avere superato molte lotte e assunto varie utili cognizioni. Nel Quadriregio, scritto certamente prima del 1403, il F. imitò, oltre Dante, il Petrarca, il Boccaccio e altri poeti precedenti; ma sarebbe ingiusto dire che tutto in esso sia frutto d'imitazione. Fra numerosi difetti, non mancano pregi, come una certa scioltezza di stile e armoniosità di versi.
Ediz.: Perugia 1481; Milano 1488; Firenze senza data; Bologna 1494; Venezia 1501; Firenze 1508; Venezia 1511; Foligno 1725; Venezia 1839; Bari 1914.
Bibl.: M. Faloci-Pulignani, Notizie storiche del F., in Le lettere e le arti alla corte dei Trinci, Foligno 1888, pp. 122-136; G. Crocioni, Dialettismi del Quadr., Terano 1900; E. Filippini, La materia del Quadr., Menaggio 1905; id., I codici del Quadr., Perugia 1905; B. Gilardi, Studi e ricerche sul Quadr. di F. F., Torino 1911; E. Filippini, Un'accademia Umbra del primo '700 e l'opera sua principale, in Boll. della R. Deput. di storia patria per l'Umbria, Perugia 1911-1913; id., Varietà frezziane, Udine 1912; G. Rotondi, Alcuni studi su F. F., in Mem. del R. Ist. lomb. di scienze e lettere, Milano 1917; E. Filippini, F. F. e l'Italia politica del suo tempo, in Giorn. stor. della letter. ital., LXXV (1920), pp. 152-208; G. Rotondi, F. F.: la vita e l'opera, Todi 1921; E. Cavallari, La fortuna di Dante nel Trecento, Firenze 1921, cap. 4°; E. Filippini, Studi frezziani, Foligno 1922; W. Zabughin, L'Oltretomba classico medievale dantesco nel Rinascimento, Firenze 1922, cap. 6°.