Uomo politico (Genova 1790 - ivi 1879); dopo aver combattuto negli eserciti napoleonici, entrò nella burocrazia piemontese; dal 1824 segretario generale al ministero della Guerra e Marina, dal 1838 consigliere di stato, fu creato senatore il 3 apr. 1848 e inviato a Parma, Guastalla e Piacenza, quale regio commissario. Tornato a Torino, fu ministro senza portafoglio nel gabinetto Alfieri (15 ag.-16 dic. 1848). Nel maggio 1855 fu relatore al senato del progetto di legge per la soppressione delle corporazioni religiose. Fu nominato presidente della Corte dei conti del Regno di Piemonte, carica che mantenne nel nuovo stato italiano, dall'11 settembre 1862 al 22 aprile 1865.