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BIANCHI, Federico

di Mario Menghini - Enciclopedia Italiana (1930)
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BIANCHI, Federico

Mario Menghini

Generale austriaco, nato a Vienna il 1° febbraio 1768, morto a Rohitsch (ora Rogatec) in Slavonia il 21 agosto 1855. Suo padre, nativo di Pognana sul lago di Como, si era trasferito a Vienna come intendente dei beni del principe di Liechtenstein. Uscito nel 1788 dall'accademia degli ingegneri di Vienna, fece la campagna contro i Turchi, combattendo a Novi Bazar, a Cattaro (1790), quindi quella contro l'esercito rivoluzionario francese, segnalandosi agli assedî di Valenciennes, di Landrecy, di Mannheim, dove fu promosso capitano. Nel 1796 seguì in Italia il Wurmser, e alla presa di Brescia fece prigioniero Gioacchino Murat, allora semplice aiuto-comandante. Nella disastrosa ritirata degli Austriaci rimase prigioniero e fu condotto a Milano. Liberato poco dopo, si batté al Tagliamento agli ordini dell'arciduca Carlo, e, rimasto in Italia dopo la pace di Campoformio, col grado di maggiore, ebbe incarico (1799) di accompagnare il giovine duca Ferdinando d'Este in Germania, dove partecipò alla battaglia di Möskirchen. Nel 1805, a fianco di Ferdinando d'Este, comandante nominale dell'esercito del Danubio, il B., che era stato promosso colonnello, si segnalò per avvedutezza, preparando quell'ardita uscita da Ulm, per cui furono evitati i patti d'una capitolazione; ma prove ancor più notevoli del suo ingegno militare dimostrò di possedere durante la campagna del 1809, quando, con dieci battaglioni, tenne testa per tre giorni all'esercito francese comandato dal Davoust, meritandosi così la nomina a generale e la Croce di Maria Teresa. Tre anni dopo partecipò alla campagna di Russia, e nel 1813 alle battaglie di Dresda e di Lipsia; nell'inseguimento dell'esercito francese oltre il Reno comandò il 1° corpo d'armata contro l'Augereau che da Lione marciava su Digione. Assalito a Mâcon (10 marzo 1814), respinse i Francesi, contribuì alla presa di Lione, e mosse verso la Savoia. Nella primavera del 1818 aveva il comando delle truppe austriache sulla destra del Po, e al ponte di S. Ambrogio sul Panaro sostenne l'urto dell'esercito di re Gioacchino Murat, che nel proclama di Rimini aveva chiamato gl'Italiani alla guerra dell'indipendenza nazionale, lo precedette con ardita mossa verso il regno di Napoli per la Toscana e l'Umbria, decidendo delle sue sorti sui campi di Monte Milone e della Rancia. Egli stesso concluse la convenzione di Casalanza, per cui re Ferdinando di Borbone lo creò duca di quella località, assegnandogli una pensione di 9000 ducati. Tornato in Austria, fu chiamato a far parte del consiglio aulico (1822), da cui si ritirò due anni dopo, eleggendo per sua dimora Mogliano Veneto, presso Treviso. Colà lo sorprese la guerra del 1848, e per ordine del governo provvisorio di Venezia fu tenuto prigioniero a Treviso, sebbene trattato con tutti i riguardi. Dopo il 15 giugno, rioccupata Treviso dagli Austriaci, tornò a Mogliano, da dove, durante il colera del 1855, si ritirò a Rohitsch.

Bibl.: F. Hiller, Freiherr von B., duca di Casalanza, Vienna 1857.

Vedi anche
Frimont, Johann Maria, conte di Palota e principe di Antrodoco Generale austriaco (Finstingen 1759 - Vienna 1831). Partecipò alle guerre contro Napoleone. Nel 1821 comandò l'esercito che vinse i costituzionali di Napoli e ristabilì sul trono Ferdinando I; ebbe il titolo di principe di Antrodoco e una dotazione. Successe (1825) al Bubna nelle funzioni di governatore ... Collètta, Pietro Storico e generale (Napoli 1775 - Firenze 1831); ufficiale del genio, partecipò alla campagna del 1798 contro i Francesi, ma nel 1799 fu per la repubblica. Nel decennio francese fu giudice di famose cause politiche, partecipò all'impresa di Capri (1808) e alle campagne del 1814 e 1815; trattò, con gli ... Asburgo, Carlo Luigi Giovanni d', arciduca d'Austria e duca di Teschen Maresciallo austriaco (Firenze 1771 - Vienna 1847); figlio del granduca di Toscana Pietro Leopoldo (poi Leopoldo II), adottato dal duca Alberto di Sassonia-Teschen, che aveva sposato sua zia Maria Cristina. Giovanissimo, messosi in evidenza con le vittorie contro i Francesi di Jemappes (1792) e Neerwinden ... Grande armata (fr. Grande armée) Nome dato all’esercito di Napoleone impegnato dal 1805 al 1807, che vinse le battaglie di Ulma, Austerlitz, Jena, Eylau, Frieland. Furono detti G. anche l’esercito comandato dall’imperatore nel 1809 contro la quinta coalizione, che vinse a Wagram, e quello della campagna di Russi...
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  • FERDINANDO DI BORBONE
  • PACE DI CAMPOFORMIO
  • ESERCITO FRANCESE
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  • REGNO DI NAPOLI
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  • BIANCHI, Federico Vincenzo Ferreri, duca di Casalanza
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 10 (1968)
    Bruno Di Porto Nacque a Vienna il 1º febbr. 1768 da padre comasco, ivi trasferitosi come intendente dei beni del principe di Liechtenstein, e da madre austriaca. Rimasto orfano, fu ammesso all'Accademia di ingegneria, da dove uscì ufficiale del genio nel 1788. Combatté nel 1789 contro i Turchi e nel ...
Vocabolario
federico
federico s. m. [dal nome di Federico II di Prussia] (pl. -ci). – Moneta d’oro del regno di Prussia (ted. Friedrichsdor), coniata dal 1750 al 1857 e in circolazione fino al 1874, del valore di 5 talleri e 2/3, con il busto del sovrano al...
bianco²
bianco2 bianco2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.] (pl. -chi). – 1. a. Il colore bianco: un color bruno Che non è nero ancora e ’l bianco more (Dante); stampando loro in viso de’ bacioni, che ci lasciavano il b. per qualche tempo (Manzoni);...
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