FEDE
Divinità antichissima, tutrice della veracità e della lealtà nelle relazioni della vita tanto pubblica quanto privata. Il suo tempio si trovava sul Campidoglio (Fides Capitolina, Fides publica, Fides populi Romani) presso il tempio di Giove, di cui apparisce come un attributo divinizzato in quanto, come essere celeste, Giove è per eccellenza il dius fidius. La festa della dea, che si fa risalire ad istituzione di Numa, cadeva il 1° ottobre (Dion. Halic., II, 75; Liv., I, 41), e veniva celebrata con il concorso dei tre flamini maggiori: diale, marziale e quirinale, i quali procedevano su un carro coperto da una tenda e durante il sacrifizio velavano la mano destra con un velo di lino bianco, forse ad esprimere l'integrità (Fides casta, incorrupta) dei patti che con la destra si stipulavano. Durante l'epoca imperiale la Fede è spesso effigiata sulle monete e invocata a presidio dell'esercito (Fides cohortium, equitum, exercitus, legionum, militum, ecc.).
Bibl.: G. Wissowa, in Roscher, Lex. der gr. und röm. Myth., I, ii, 1481 seg.; W. Otto, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, col. 2281 seg.; U. Pestalozza, in E. De Ruggiero, Diz. Epigr., III, 77 seg.; S. Reinach, Le voile de l'oblation, in Cultes, mythes et religions, I, Parigi 1905, p. 308.