FEBIDA (Φοιβίδας, Phoebidas)
Spartano, fratello di Eudamida, a cui ebbe l'incarico di condurre rinforzi (382 a. C.) nella Calcidica contro Olinto. Ma, giunto in Beozia e accordatosi con Leonziade, capo del partito oligarchico filospartano in Tebe e allora polemarco, occupò di sorpresa la Cadmea, rocca di Tebe. Il polemarco Ismenia (del partito avverso a Sparta) fu arrestato e condannato a morte. L'indignazione che l'accaduto sollevò in Grecia indusse il governo di Sparta a deporre F., ma poiché Sparta mantenne un presidio nella Cadmea, sorse la convinzione che il suo govemo non fosse del tutto estraneo al colpo di mano. Più tardi, dopo uno dei tentativi spartani contro Tebe, che si era frattanto liberata, F. fu da Agesilao lasciato come armosta a Tespie al comando di alcune truppe mercenarie, e durante un'azione iniziata dai Tebani trovò la morte (378).
Bibl.: P. Poralla, Prosopographie der Lakedaimonier bis auf die Zeit Alexanders des Grossen, Breslavia 1913, p. 126; E. Meyer, Gesch. des Alterthums, V, Stoccarda 1902, pp. 298 segg., 380; K. J. Beloch, Griechische Geschichte, III, i, 2ª ed., Berlino 1922, pp. 104 seg., 148.