febbre suina
suina loc. s.le f. Sintomo della pandemia influenzale provocata da una malattia respiratoria dei maiali trasmessa all’uomo.
• Non passa giorno […] senza che dal tetto della Casa Bianca si stacchi qualche tegola (metaforicamente, è chiaro) indirizzata sulla capa sempre più bernoccoluta del novello presidente. […] La crisi economica che cacciata dalla porta rientra a tiro di palla dalla finestra (al di là degli ottimismi in servizio permanente effettivo), gli scandaletti che, a giro, hanno sfiorato più d’un collaboratore, [...] gli israeliani fuori di testa che promettono di sganciare un fracco di bombe sui siti nucleari di Teheran, la febbre suina in arrivo dal Messico, (Piero Orteca, Gazzetta del Sud, 26 aprile 2009, p. 20, Cultura) • Casi clamorosi si susseguono dal 1986, dal vino al metanolo all’allarme mucca pazza del 2001, che coinvolse tutta l’Europa, nel 2003 l’aviaria nell’area asiatica, nel 2008 l’allarme diossina per i prodotti provenienti dalla Campania, nel 2009 la febbre suina nel Messico, per arrivare all’estate 2011 con le mozzarelle blu. Allarmi che lentamente hanno «contaminato» anche la fiducia dei consumatori. (a cura di Mauro Rosati, Unità, 15 febbraio 2013, p. 16, Italia) • È vero, una certa propensione all’evanescenza dei dati ha contagiato un po’ tutto il mondo. Come dimenticare i «milioni di morti» pronosticati con inconfutabile sicumera dalle autorità sanitarie mondiali come conseguenza ineluttabile dell’aviaria (o della mucca pazza, o della febbre suina, a seconda delle preferenze zoologiche di ciascuno)? (Pierluigi Battista, Corriere della sera, 24 febbraio 2014, p. 35, Lettere al Corriere).
- Composto dal s. f. febbre e dall’agg. suino.
- Già attestato nell’Unità del 19 marzo 1977, p. 7, Economia e lavoro (Claudio Castellacci).
> influenza suina.