febbre
In senso proprio, in If XXV 90, è solo un rapido richiamo agli effetti della f.: sbadigliava / pur come sonno o febbre l'assalisse; in XXX 99 per febbre aguta gittan tanto leppo, la parola è precisata dall'aggettivo. La febbre aguta, secondo fra Giordano (citato dal Torraca) è " quando la febbre è intra vasa, dentro alle vene, nel sangue " ( " Febre acuta è la etica ", dice il Buti). Il bruciore di questa f. suggerisce a D. l'idea del leppo, l'odore di materia untuosa che brucia.
In senso figurato, in If XXVII 97 Ma come Costantin chiese Silvestro / d'entro Siratti a guerir de la lebbre, / così mi chiese questi per maestro / a guerir de la sua superba febbre; la parola è rilevata e resa più espressiva dall'aggettivo superba.