RICORRENTE, FEBBRE
. Malattia acuta da infezione che riconosce come germe specifico la Spirochaeta recurrens. Di questa malattia si dànno varietà nelle diverse regioni e corrispondentemente si osservano anche varietà di spirochete: in Europa la Spirochaeta Obermeyeri, in Africa la Spirochaeta Duttoni e berbera (febbre africana da zecche), in India la Spirochaeta Carteri, in America la Spirochaeta Novyi. Le spirochete specifiche sono riscontrabili nel sangue dei malati; la loro trasmissione avviene principalmente ad opera d'insetti e in prima linea del pidocchio dei vestimenti; in Africa per opera delle zecche. La malattia è retaggio delle popolazioni meno civili e meno curanti della pulizia e dell'igiene. In Europa ha per punto di partenza le case più sporche e povere, i ricoveri di mendicità, ecc. L'incubazione della malattia è di 5-7 giorni (eccezionalmente di più). Mancano di regola i fenomeni prodromici. L'inizio è brusco: brivido intenso e febbre che sale rapidamente fino a 40°-41° e anche più. Si notano malessere profondo, mal di testa fortissimo, vomito, dolori diffusi violenti, dolorabilità ai polpacci, ecc.; la lingua è coperta da una spessa patina; il polso è frequentissimo; milza e fegato sono ingrossati. A volte si ha itterizia, spesso sangue dal naso, spesso erpete. Di regola non si ha perdita di conoscenza. La febbre molto elevata dura 5-7 giorni e poi cade di regola bruscamente, e cessano con essa tutti i fenomeni morbosi pur rimanendo il paziente profondamente debilitato; la malattia sembra esaurita. Ma dopo 5-7 (8-14) giorni generalmente si ripete il brivido, si rieleva la temperatura e il quadro morboso si replica in tutto identico al precedente e così anche per 4-5-6 volte. La morte può intervenire sia durante il primo accesso, sia durante il secondo. A volte gli attacchi si ripetono più volte, si vanno poi a mano a mano distanziando e la curva febbrile abbassando. La mortalità della forma non è elevata (4% in media). Gli arsenobenzoli iniettati nelle vene fino dall'esordio della malattia costituiscono un potente mezzo curativo. Alle febbri ricorrenti si può ascrivere anche il südoku o malattia da morso di topo, molto diffusa in Cina e in Giappone e che C. Frugoni ha identificato anche in Europa.