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ONDULANTE, FEBBRE

di Giuseppe GIUNCHI - Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
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ONDULANTE, FEBBRE (XXV, p. 369)

Giuseppe GIUNCHI

FEBBRE Gli studî dell'ultimo ventennio hanno dimostrato la diffusione sempre maggiore della malattia e la frequenza sempre più elevata delle manifestazioni viscerali, considerate in tempo come complicazioni rare.

Le più importanti localizzazioni della febbre ondulante sono le seguenti:

1) Nervose (neurobrucellosi: meningiti, encefaliti, mieliti, radicoliti e neuriti brucellari). Carattere comune di tutte le neurobrucellosi è la loro comparsa relativamente tardiva, potendo manifestarsi qualche mese dopo l'inizio della malattia o addirittura dopo parecchi anni.

2) Ossee ed osteo-articolari: le prime sono rare, il tipo più comune è l'osteite della parete anteriore del torace, che provoca la formazione di un ascesso, simulante l'ascesso freddo tubercolare. Le seconde sono invece assai frequenti e possono presentarsi con le seguenti diverse manifestazioni: a) artralgie, manifestazioni articolari fugaci che compaiono all'inizio della malattia; b) forme poliarticolari acute, che si presentano con il quadro clinico di una poliartrite generalizzata, simulante il reumatismo articolare acuto (pseudo-reumatismo mediterraneo); c) forme monoarticolari, o a tipo di idrarto di solito localizzato al ginocchio o a tipo di osteoartrite. Queste ultime sono tra le più importanti localizzazioni dell'infezione brucellare. Colpiscono elettivamente le articolazioni sacro-iliache, coxofemorali e vertebrali. Sono difficilmente differenziabili, specie le lesioni vertebrali, dalle osteoartriti tubercolari.

3) Ghiandolari: tipica e nota da lungo tempo è l'orchite.

4) Cardiovascoiari: la più importante è l'endocardite ad evoluzione quasi sempre letale.

5) Respiratorie: oltre alle bronchiti e alle corticopleuriti, particolare importanza hanno le broncopolmoniti brucellari. Queste varie localizzazioni per il loro decorso lento possono essere scambiate con lesioni tubercolari (tisi mediterranea).

6) Epatiche e spleniche: un modico aumento di volume del fegato e della milza è abituale nella febbre ondulante. Talvolta però il fegato è più profondamente leso (epatite brucellare) oppure si verificano contemporanee, gravi alterazioni del fegato e della milza, che possono accompagnarsi ad ascite o ad abbondanti emorragie. Manifestazioni emorragiche (porpora, epistassi, gengivorragie, emottisi, metrorraggie) possono del resto prodursi anche isolatamente e conferire un carattere di gravità alla malattia.

7) Pluriviscerali: la coesistenza delle varie localizzazioni sopradescritte può verificarsi nel decorso della infezione brucellare, conferendo in taluni casi un carattere di malignità alla malattia.

Terapia. - La vaccino-terapia endovenosa è ancor oggi il metodo di cura più largamente usato con buoni risultati in Italia. Sono stati sperimentati con risultati varî, ma non troppo incoraggianti, gli arsenobenzoli, i sali di acridina, i sulfamidici. Anche la penicillina è scarsamente attiva sui germi del genere Brucella. Più efficace appare invece la streptomicina, alla quale le brucelle sono assai sensibili in vitro. I risultati della cura streptomicinica della infezione brucellare generalizzate sono però finora poco incoraggianti; notevoli successi invece sono stati ottenuti con la streptomicina nel trattamento di alcune localizzazioni brucellari. È consigliabile di associare alla streptomicina i sulfamidici.

Vedi anche
zoonosi Malattie che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali vertebrati all’Uomo e viceversa. Accanto a questo termine, onnicomprensivo, ne esistono altri, usati a volte in sinonimia, aventi significato più esplicativo e/o limitato: antropozoonosi (malattie trasmesse all’Uomo dagli altri vertebrati), ... tossina Sostanza biologica avente azione dannosa, anche a minime dosi, sugli organismi viventi. Le tossina possono avere varia origine: microbica (elaborate da schizomiceti, miceti, virus), vegetale (fitotossine), animale (zootossine). In medicina umana e veterinaria svolgono un ruolo patogenetico le tossina ... Sir David Bruce Medico australiano (Melbourne, Australia, 1855 - Londra 1931), maggior generale medico, fece parte delle commissioni per lo studio della febbre di Malta e della malattia del sonno e ne scoprì i rispettivi agenti patogeni che furono chiamati Brucella melitensis e Trypanosoma brucei; dimostrò che quest'ultima ... infettivologia Ramo della medicina che si occupa dello studio, della cura e della prevenzione delle malattie infettive. Sul piano metodologico, il suo approccio ai problemi è stato favorito dai progressi della microbiologia, della virologia, dell’immunologia; in campo terapeutico si è avvalsa dei successi della chemioantibioticoterapia ...
Tag
  • BRONCOPOLMONITI
  • STREPTOMICINA
  • OSTEOARTRITE
  • ENDOCARDITE
  • SULFAMIDICI
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  • brucellosi
    Dizionario di Medicina (2010)
    Nome comprensivo delle malattie dell’uomo e degli animali (caprini, ovini, bovini), determinate da batteri del genere Brucella. Le più note, per diffusione e gravità, sono la cosiddetta febbre di Malta (febbre melitense o ondulante o mediterranea o anche setticemica del Bruce) dell’uomo, sostenuta da ...
  • ONDULANTE, FEBBRE
    Enciclopedia Italiana (1935)
    (sinon.: febbre di Malta, f. melitense, f. mediterranea, setticemia di Bruce, ecc.) Guido Vernoni È una malattia infettiva umana, attualmente in via di crescente diffusione in tutti i continenti, che viene per lo più trasmessa all'uomo da alcuni animali domestici nei quali la stessa infezione decorre ...
Vocabolario
ondulante
ondulante agg. [part. pres. di ondulare]. – 1. a. Che ondula, che si muove leggermente in qua e in là o sollevandosi e abbassandosi: buoi da l’andatura o. (Beltramelli); tendevo il collo per scoprire con lo sguardo la punta estrema e o....
fèbbre
febbre fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...
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