EFFIMERA, FEBBRE
. Un tempo s'indicava con questo nome un accesso febbrile di breve durata (da poche ore a 1-2 giorni al massimo) esaurito il quale era esaurita la malattia, pur potendo il massimo della temperatura raggiunta essere abbastanza elevato. Tale denominazione è in genere abbandonata e si ritiene che anche in questi casi si trattasse di forma infettiva da causa ignota.
Alcuni autori continuano a battezzare col nome d'effimera una forma febbrile di breve durata (12-48 ore) a inizio repentino, spesso accompagnata da brivido, a volte da disturbi gastro-intestinali, da cefalea, da epistassi, da senso notevole di malessere generale, da dolori muscolari, alla fine della quale spesso compare herpes labialis ecc. Ma con la defervescenza che rapidamente interviene, in genere accompagnata da sudori profusi, la malattia è terminata e cessa ogni disturbo. Si dànno, a volte, forme alquanto prolungate, ma sempre senza localizzazioni e da causa imprecisata, che vengono allora dette effimere protratte o sinoche (termine antiquato). Nell'un caso e nell'altro la natura della forma è completamente oscura e possiamo soltanto affermare con notevole presunzione che si tratta d'una malattia infettiva a decorso generalmente benigno e senza dimostrabili localizzazioni.