Fauni
Semidei agresti, affiancati e confusi con i satiri; costituivano il corteggio di un'antichissima divinità italica, Fauno, che ebbe vasto culto nel Lazio e che nella tradizione poetica di età augustea fu identificato col re degli Aborigeni, nipote di Saturno (Aen. VIII 45 ss.) e padre di Latino (Servio ad Aen. VIII 314 e X 76) e quindi considerato come un mortale che per i suoi meriti sarebbe stato deificato dopo morte. Il nome dei F. ricorre in Eg III 25 " ipsi etiam Fauni saliunt de colle Licaei ", dov'è d'ispirazione virgiliana la trasposizione di questi semidei prettamente italici nell'ambiente greco dell'Arcadia.