FASCIOLA (latino scient. Fasciola hepatica L., dal lat. fasciŏla piccolo nastro"; fr. grande douve du foie; ted. gemeiner Leberegel; ingl. great liver fluke)
È il distoma più anticamente conosciuto; il suo nome specifico allude alla sua più frequente dimora nei condotti biliari del fegato. Per dimensíoni sta fra i maggiori Digenei prosostomati, lungo intorno ai 25 mm. e largo circa 10 mm.; mostra corpo biancastro nel mezzo, sottile, slargato, somigliante a una foglia d'olivo con picciuolo assai breve, rappresentato dall'estremità anteriore o prolungamento cefalico. Delle due ventose che sono tra loro molto ravvicinate, quella orale è piccola; piuttosto grande e ad apertura triangolare è l'acetabolo; immediatamente in avanti di questo, quasi sulla linea mediana, si scorge il seno genitale con la tasca del cirro. La caratteristica generica principale è data dall'intestino, che si biforca al suo inizio in due lunghissimi ciechi provvisti al lato esterno di numerosi rami dendritici e di scarsi e corti rami al lato interno: per tale disposizione anatomica lo Stossich credette mutare il nome di Fasciola in Cladocoelium. Ramificatissimi anche sono i testicoli e i vitellogeni.
La fasciola è un parassita cosmopolita. Attacca bovini, ovini, equini, talvolta il maiale e qualche altro mammifero e accidentalmente anche l'uomo. La sua evoluzione è tipica (v. trematodi) attraverso un ospite intermedio, che è una Limnaea, in Europa e in Asia la piccola Galba truncatula Mueller. Si conoscono altre due specie: la Fasciola gigantea Cobbold (= F. hepatica aegyptiaca Looss), propria dell'Africa, e la F. magna Bassi (= F. americana Hassall).
La famiglia dei Fasciolidae comprende cinque generi: Fasciola L., Fasciolopsis Looss, Fascioloides Ward, Protofasciola Odhner, Protofasciolopsis Odhner. Tra le specie più notevoli merita menzione la Fasciolopsis Buski Lankester. Vedi anche distoma.