Ramo della farmacologia che studia gli effetti biologici, biochimici e biofisici dei farmaci sull’organismo. Le azioni svolte dai farmaci nell’organismo possono essere d’ordine fisico elementare e chimico relativamente semplice, o implicare complessi interventi molecolari, quali sono quelli che si svolgono a livello delle membrane cellulari e delle ultrastrutture che controllano attività enzimatiche di vario tipo, il trasporto attivo di fattori nutritivi, elettroliti e mediatori chimici, i gradienti ionici che condizionano attività bioelettriche in strutture eccitabili, la liberazione di secrezioni interne nell’anafilassi e di enzimi idrolizzanti i tessuti. A scopo pratico sono considerati effetti principali, e utilizzati in terapia, quelli che significativamente modificano le condizioni create da un processo morboso; effetti collaterali quelli non suscettibili di applicazione terapeutica: questi ultimi però possono affiancarsi ai primi, se nuovi dati sperimentali ne consigliano l’impiego in nuovi campi.