farmaco-resistente
p. pres. e agg. Che resiste all’azione di un farmaco.
• nel 2006, curando un’emicranica affetta da depressione farmacoresistente, i neurologi dell’Istituto neurologico Besta di Milano, diretti da Gennaro Bussone, risolsero, primi in Europa, anche il mal di testa usando la VNS (vagal nerve stimulation, cioè stimolazione vagale), tecnica che sfrutta microimpulsi elettrici inviati al cervello lungo il nervo vago del collo. (Cesare Peccarisi, Corriere della sera, 7 marzo 2010, p. 54, Salute) • «Se pensiamo che il 90% delle epilessie focali farmacoresistenti inizia nei primi anni di vita, offrire un trattamento risolutivo con la chirurgia curativa o almeno un trattamento di riduzione del numero delle crisi che si può ottenere con le tecniche di neuromodulazione palliativa, è una opportunità che non possiamo non prendere in considerazione», sottolinea Laura Tassi, dirigente medico del Centro di chirurgia ed epilessia dell’ospedale Niguarda di Milano. (Mariapaola Salmi, Repubblica, 18 giugno 2013, p. 31, Salute) • L’epilessia è al centro degli studi. Solo in Italia ci sono 500mila malati. Di questi, quasi il 20% ha sviluppato una forma della malattia farmaco-resistente, ovvero refrattaria alle medicine. (Vito Salinaro, Avvenire, 30 agosto 2015, p. 9, Attualità).
- Composto dal s. m. farmaco e dal p. pres. e agg. resistente.
- Già attestato nella Stampa del 20 marzo 1983, p. 11, Dall’Interno (Ezio Minetto).