farinometro
s. m. Meccanismo ideato dall’amministrazione finanziaria per determinare presuntivamente, a fini fiscali, il reddito degli esercizi di ristorazione, in particolare delle pizzerie, sulla base del conteggio del quantitativo di farina consumata.
• il colpo grosso, sul piano dell’evasione fiscale, l’aveva tentato una nota pizzeria della Piana del Sele non presentando la dichiarazione dei redditi del 2007. Gli agenti hanno recuperato oltre 900 mila euro per le casse dell’erario usando il «farinometro», ovvero verificando i quantitativi di farina acquistati dal titolare presso i fornitori locali: in pratica la farina in entrata non corrispondeva alle pizze in uscita. (Anna Laura De Rosa, Repubblica, 3 dicembre 2010, Napoli, p. IX) • C’era una volta il «tovagliometro», poi è arrivato il «bottigliometro». E che dire del «farinometro», un altro degli strumenti escogitato dall’Agenzia delle Entrate (e suggellato dalla Corte Suprema) per stanare gli evasori, in questo caso ristoranti e pizzerie che dichiarano all’amministrazione finanziaria ricavi ritenuti irrisori a fronte dei generi alimentari acquistati (dalle bottiglie di acqua minerale, alla farina per le pizze) o dei tovaglioli mandati in lavanderia. (Antonia Jacchia, Corriere della sera, 7 gennaio 2012, p. 13, Primo Piano).
- Composto dal s. f. farina con l’aggiunta del confisso -metro.
> bottigliometro.