Scrittore iraniano (n. 1936), noto anche sotto lo pseudonimo di Āmūzegār. Attento osservatore della società iraniana, nei suoi romanzi T., con toni satirici spesso pungenti, denuncia la crescente povertà sociale, economica e culturale della realtà iraniana (Asīr-i khāk "Prigioniero della terra", 1962-63; Yād-dāshthā-ye shahr-i sholūgh "Appunti su una città caotica", 1969-70; dopo la pubblicazione di quest'ultimo romanzo T. fu arrestato), la mancanza di libertà nell'esprimere le proprie opinioni (Mardī dar qafas "Un uomo in gabbia", 1961-62) e l'affannosa rincorsa verso beni materiali in grado di fornire solo una felicità effimera (Sarzamin-i khūshbakhtī "Il paese della felicità", 1978-79). T. ha scritto inoltre saggi e racconti per ragazzi.