fantuttone
s. m. e agg. (iron.) Chi è iperattivo, chi ha voglia di fare tutto, dandolo a vedere.
• Il nuovo muro. Da una parte, a ovest, il mondo dei lavori e dei lavoratori «che usano le mani». Gli imprenditori e gli artigiani che producono, faticano. Fanno. Dall’altra parte, quelli che parlano, dicono, predicano. A spese dello Stato. Da un lato il privato e dall’altro il pubblico. Da un lato le cose concrete dall’altro quelle virtuali. Da un lato i «fannulloni» e dall’altro i «fantuttoni», per citare Francesco Merlo. (Ilvo Diamanti, Repubblica, 15 novembre 2009, p. 1, Prima pagina) • Uil e Cisl, sondate sulla norma ma crocifisse dalla fatidica base, hanno voltato la faccia. E il ministro del Lavoro [Maurizio Sacconi] ha perso la sua. [...] Con Renato [Brunetta], veneto amico di una vita, hanno in comune la militanza socialista cominciata sotto l’ala di [Gianni] De Michelis e finita a destra, l’attivismo da «fantuttoni» (copyright [Francesco] Merlo) e le tesi oltranziste. (Unità, 2 settembre 2011, p. 11, Politica) • E dunque Al Pacino contro la lentezza che è resistenza allo sviluppo, Al Pacino contro il mondo arcaico della [Susanna] Camusso, Al Pacino contro l’asfissia della Rai di cui «mi occuperò nel 2015 insieme alla scuola e alla cultura», Al Pacino contro i gufi, Al Pacino contro le caverne ideologiche della Pubblica amministrazione che promette di bonificare «nel febbraio 2015» ammiccando un po’ troppo pericolosamente ai fannulloni dell’indimenticabile [Renato] Brunetta il fantuttone. (Francesco Merlo, Repubblica, 30 dicembre 2014, p. 17, Politica).
- Derivato dal s. m. e f. inv. fatutto con l’aggiunta del suffisso -one, con richiamo ironico a fannullone.
- Già attestato nella Repubblica del 28 ottobre 2008, p. 1, Prima pagina (Francesco Merlo).