FANTASIA
. Musica (fr. fantaisie; sp. fantasía; ted. Phantasie; ingl. fancy). - Composizione musicale limitata quasi esclusivamente al genere strumentale.
Ha origini assai antiche che risalgono ai primi anni del sec. XVI. Verosimilmente le prime fantasie furono composte per il liuto, ma numerose fancies si trovano fra le composizioni dei virginalisti inglesi della fine del Cinquecento. Al suo apparire e durante il sec. XVI (nelle prime esperienze di musiche strumentali ancora influenzate dalla polifonia corale mottettistica e madrigalesca le distinzioni fra i generi erano minime, se pure esistevano) la fantasia non si differenziò dal ricercare. Ambedue erano elaborati a canone o imitazione, il numero delle parti era indeterminato e lo sviluppo libero, trattandosi d'una successione di temi diversi in brevi episodî: mancava un tema principale e predominante, il soggetto, che s'incontrerà più tardi nella fuga. Nel Seicento alla fantasia si diede spesso il nome di capriccio, e così anche avvenne nel secolo seguente: fantasie sono di fatto il Capriccio sopra il canto del chucho di Bernardo Pasquini e il Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo di G. S. Bach.
Sul principio del Settecento la fantasia ha già i caratteri che tuttora conserva: quelli, cioè, d'un brano libero, indipendente da schemi fissi, senza sviluppi tonali obbligati, senza ritmi tipici: aperta, insomma, alla più spaziosa invenzione. Con questi caratteri si trova già spesso in Bach: accanto a fantasie in stile fugato compaiono, nelle opere organistiche, pagine, specialmente come preludio alla fuga, trattate liberamente a guisa di recitativi strumentali o d'improvvisazioni. Conferma di questo carattere è in Beethoven, il quale, volendo trattare la forma sonata con maggiore libertà, dà il titolo di sonata quasi una fantasia alle due sonate op. 27. Mozart ha composto alcune fantasie di cui una, quella in do min., è assai eseguita tuttora. Di Schubert è nota la Wanderer-Phantasie; di Schumann i Phantasiestücke op. 12 e la fantasia op. 17 composta di tre tempi. Chopin, oltre la Grande Fantasia su arie nazionali polacche, op. 13, per pianoforte e orchestra e la fantaisie-impromptu op. 16, ha lasciato la fantasia op. 49, apparentemente costruita in un sol tempo ma in realtà divisa in quattro: un'introduzione grave, un allegro, un lento, un allegro. Assai numerosi sono i musicisti che hanno composto fantasie. Esempî molto noti di fantasie si trovano, del resto, presso varî musicisti dall'Ottocento fino al giorno d'oggi: Mendelssohn, Brahms, Liszt, Saint-Saëns, Martucci, Debussy, Stravinskij, ecc.
Col nome di fantasia vengono infine indicate trascrizioni brillanti e virtuosistiche per varî strumenti, fatte su temi tratti da opere in voga: genere nel quale si può dire che eccelle su tutti Franz Liszt.