FANODEMO (Φανόδημος, Phanodēmus)
Attidografo ateniese della seconda metà del sec. IV a. C., padre dello storico Diillo (v.).
È nota di lui, oltre a un'Attide, in almeno nove libri, di cui restano scarsi frammenti, una storia dell'isola di Ico (una delle Sporadi), che sembra citata da Callimaco in un brano degli Αἴτια pubblicato in The Oxyrhynchus Papyri, XI, Oxford 1915, num. 1362, lin. 27. La tendenza di F. si può indurre solo dalle numerose iscrizioni, che ce lo mostrano seguace zelante della religione tradizionale. I frammenti in C. Müller, Fragmenta Historicorum Graecorum, Parigi 1841, segg., I, p. 366 segg. Le iscrizioni elencate in W. Christ, Geschichte der griechischen Litteratur, 6ª ed., II,1, Monaco 1920, p. 110, n. 3. Un nuovo frammento pubblicato da R. Wünsch, in Jahrb. für class. Philologie, Suppl., XXVII (1902), p. 119. V. inoltre L. Malten, in Hermes, LVII (1918), p. 171 (su F. e Callimaco).