FANOCLE (Φανοκλῆς, Phanŏcles)
Poeta elegiaco greco, vissuto probabilmente nei primi anni del sec. III a. C. Di lui ci rimangono alcuni frammenti elegiaci in cui l'erudizione mitologica con intento etiologico ha parte notevole, ma non tale da soffocare il senso artistico del poeta, soprattutto nelle descrizioni delle scene naturali. Il frammento più importante (di 28 versi), tratto dal poema Erotes, descrive la morte di Orfeo per opera delle Menadi.
I frammenti in Bach, Philet. Coi, Hermes. Coloph., atque Phanoclis reliq., Halle 1829,191-206.
Bibl.: Preller, Phanocles und die Mythologie der Knabenliebe, in Rh. Mus., n. s., IV (1845), p. 399 seg.; A. Couat, La poésie alex. sous les trois prem. Ptol., Parigi 1882, pp. 99-105; F. Susemihl, Gesch. d. gr. Liter. in d. Alexandrinerzeit, I, Lipsia 1891, p. 192 seg.; C. Cessi, Poesia ellenistica, Bari 1912, pp. 193-195; A. Körte, Die hellenist. Dichtung, Lipsia 1925, p. 83.