CARDONA, Famiglia
La famiglia C., di origine spagnola, si trasferì in Sicilia con gli Aragonesi. Antonio fu viceré di Sicilia dal 1416 al 1420. Suo figlio Pietro, creato conte di Golisano da Alfonso d'Aragona nel 1444, fu maestro giustiziere del regno, consigliere e camerlengo dello stesso Alfonso; un altro Antonio, conte di Caltabellotta e maestro giustiziere del regno di Sicilia, fu presidente del regno stesso nel 1436. A torto egli è stato confuso da taluni con l'omonimo viceré ricordato prima. Da Pietro, conte di Golisano, nacque Artale, che tenne la carica di gran cancelliere del regno di Sicilia e fu castellano di Capo d'Orlando e di Polizzi nel 1474. Egli risulta già morto nel 1479. Suo figlio fu il famoso Pietro, conte di Golisano (v. oltre). Vissero nel sec. XVI un secondo Artale, figlio del conte di Golisano Pietro, il quale, per i meriti paterni, fu confermato da Carlo V nelle cariche di grande ammiraglio e gran connestabile (1522); Enrico, arcivescovo di Monreale e poi (21 novembre 1527) cardinale, che fu presidente del regno di Sicilia al tempo del viceré Ettore Pignatelli di Monteleone. Fra il sec. XVII e il sec. XVIII visse Antonio, arcivescovo di Valenza, consigliere di stato sotto Carlo II di Spagna e presidente del consiglio supremo per i dominî di quella nazione in Vienna, nel 1721.