FAMEDIO (propr. "tempio della fama", parola mal coniata in Milano circa il 1869, sul modello del lat. cavaedium)
È quell'edificio speciale dei cimiteri grandiosi, destinato a raccogliere i resti degli uomini illustri. La creazione dei famedî risale al secolo passato, ed è contemporanea a quella dei grandi cimiteri comunali regolati da decreti legge. I cimiteri francesi, inglesi, tedeschi, disposti a parco con cappelle isolate, raramente contengono il famedio. Invece in Italia e in Spagna, l'uso dei famedî è assai comune, perché nasce spontaneo dalla configurazione stessa del cimitero, costituito da un grandioso complesso architettonico di edifici legati tra loro con portici, muri decorati, ecc., i quali chiudono elementi di parco con cappelle, e talvolta giungono anche a ricingere tutto il cimitero. Grandiosi famedî italiani si hanno nel Monumentale di Milano, nel cimitero di Staglieno in Genova, nel cimitero di Bologna, di Brescia, di Messina. In Spagna nel famoso cimitero di Barcellona sorgono tre famedî, uno per il cimitero cattolico, uno per l'israelitico, e uno libero.
Il famedio per la sua stessa natura non ha una caratteristica forma planimetrica; la forma centrica è tuttavia la più comune; una planimetria particolare ha il famedio degli illustri professori nel cimitero della Certosa in Bologna; si tratta di un rettangolo allungato ai cui lati minori si giustappongono due esedre. I famedî sorgono comunemente nei posti più evidenti e centrali del cimitero (v.), come nel Monumentale a Milano, in quello di Staglieno a Genova e in quello di Messina. In altri cimiteri invece, si preferì un sito che fosse tranquillo e appartato; così è avvenuto a Bologna e a Brescia. Di solito il famedio è legato alle costruzioni adiacenti a mezzo di portici, così a Milano, Brescia, Bologna, Genova; ma non sono rari i casi di famedî isolati (cimiteri di Messina e di Barcellona). Qualche volta il famedio si fonde con la cappella degli uffici sacri, così nel cimitero di Staglieno in Genova la cappella dei suffragi, oltre agli altari, contiene le tombe degli uomini illustri.
Bibl.: G. Barbieri, Cimitero della regia città di Verona, Verona 1832; M. L. Arcozzi, Le Necropoli torinesi, Torino 1883; C. Daly, L'architecture funéraire contemporaine, Parigi 1873; L. Beltrami, Il cimitero monumentale di Milano, Milano 1888; Osswald, Monuments funéraires, Parigi 1890.