FAME (dal lat. fames; fr. faim; sp. hambre; ted. Hunger; ingl. hunger)
Condizione fisiologica piuttosto complessa, a determinare la quale concorrono almeno tre fattori: specifica sensazione penosa, localizzata di regola all'epigastrio, dovuta a onde di contrazione spastica, che normalmente incominciano a percorrere la muscolatura dello stomaco poco dopo che questo s'è vuotato del suo contenuto; sensazione d'appetito; malessere generale e senso di debolezza che possono anche culminare in deliquio, dipendente dal digiuno dei tessuti. Le "contrazioni da fame" della muscolatura gastrica, che dànno il dolore, sono prontamente inibite, attenuate o soppresse (anche dopo la sezione di tutti i nervi dello stomaco, ma non così completamente come a nervi integri, il che dimostra che questi contribuiscono a determinare l'effetto) dall'introduzione anche di piccole quantità d'acqua, d'alcool, d'una soluzione zuccherina, acida o alcalina, ecc., o da stimolazione meccanica della regione gastrica (stretta intorno alla vita), o da un forte lavoro muscolare, o dal fumo del tabacco. Tutti questi espedienti però, se attenuano la sensazione, non modificano lo stato di digiuno, e quindi dispensano, solo per poco tempo dalla necessità di alimentarsi.