falsoniere
È solo in Fiore CIX 14; il Parodi lo interpreta come " spergiuro, o simile, se non falsario ". Indica a ogni modo uno dei vizi che, secondo Falsembiante, contrae chi è povero (Colui cui povertà tien in dolore, / convien che sia ladrone o muor d'envia, / o sarà falsonier o mentitore), e la sua area semantica sarà quella generale cui appartiene il lessema dell'aggettivo, mentre il morfema è quello stesso di ‛ paltoniere ' e simili.