faglia
Frattura in un corpo roccioso, caratterizzata dal movimento relativo fra i blocchi adiacenti che essa separa. La formazione di una faglia avviene quando il materiale roccioso, sottoposto a un campo di sforzi (per es., di origine tettonica), supera il limite elastico sino a raggiungere un punto di rottura: l’energia potenziale di deformazione accumulata viene rilasciata generando (se il processo è repentino) onde sismiche a partire dal punto (detto ipocentro) in cui la frattura ha avuto inizio. Affinché tale processo si verifichi, la roccia si deve comportare in maniera fragile e quindi deve essere in condizioni di bassa temperatura e pressione che ne influenzino la rigidità e la frizione. Le faglie di dimensioni maggiori, causa dei terremoti di origine tettonica, sono quindi solitamente localizzate nella crosta e nel mantello superiore (che formano la litosfera terrestre), ai bordi delle placche tettoniche. Anche se le faglie non consistono di una singola e netta frattura (si impiega, infatti, l’espressione zone di faglia per indicare le strutture dove avviene il complesso processo di deformazione), la loro superficie viene rappresentata geometricamente da un piano. Il piano di faglia è descritto da una direzione, misurata rispetto al Nord geografico, e da un’inclinazione, misurata come l’angolo che esso forma rispetto al piano orizzontale. L’ampiezza dello scorrimento relativo dei due blocchi di roccia, quello sovrastante (tetto) e quello sottostante (letto) alla superficie di frattura, si misura dalla dislocazione di due punti originariamente adiacenti e viene detto rigetto. La direzione dello scorrimento viene utilizzata per la catalogazione dei tipi elementari di faglie: quando si ha un abbassamento del tetto rispetto al letto, la faglia si dice normale e il regime tettonico è di tipo distensivo (per es., zone di rift, fosse tettoniche); quando si ha un innalzamento del tetto rispetto al letto, la faglia si dice inversa e il regime tettonico è di tipo compressivo (per es. zone di subduzione); quando il movimento avviene principalmente lungo la direzione del piano di faglia, che ha un’inclinazione verticale o quasi, la faglia si dice trascorrente. Queste ultime possono essere destre o sinistre, a seconda che, stando su un lato della faglia, il punto di riferimento posto sull’altro blocco si sia spostato rispettivamente verso destra o verso sinistra.