Nell’uso pio musulmano, titolo («bisognoso» della misericordia divina, o anche «povero») spesso assunto dai mistici, particolarmente dagli affiliati a confraternite religiose. Ma in India, già dagli inizi del 18° sec., gli Europei estesero questo nome ai religiosi mendicanti indù, particolarmente agli yogi dediti a pratiche ascetiche che conducono a fenomeni di catalessi.
Mano di f. Mano le cui dita sono in flessione forzata sulla palma con penetrazione delle unghie nelle eminenze tenare e ipotenare; si osserva nelle contratture organiche o funzionali (isterismo).