• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Lambertazzi, Fabruzzo de'

di Fabrizio Beggiato - Enciclopedia Dantesca (1970)
  • Condividi

Lambertazzi, Fabruzzo de'

Fabrizio Beggiato

Nipote di Fabbro de' Lambertazzi (v.). Di lui possediamo abbondanti notizie biografiche conservateci dai memoriali bolognesi.

Nacque a Bologna intorno al 1240 ed esercitò la professione del cambiatore, come risulta da numerosi documenti dal 1265 in poi, insieme con i fratelli Pietro e Azzone. Nel 1279 fu esiliato con tutti i suoi parenti in seguito al prevalere in Bologna della fazione avversa dei Geremei e visse in varie città della Romagna e per alcuni anni a Perugia. Nel 1298 figura fra i membri del consiglio di Credenza, promotore di una pace generale tra i ghibellini, alleati dei Lambertazzi, e il comune di Bologna. Da un documento del 1305, riguardante un suo figlio Azzolino, risulta già morto. Di questo rimatore ci rimane solo un sonetto di argomento morale, conservato alla fine del Digestum novum del codice Vaticano Palatino 753, che a un esame linguistico rivela una notevole impronta dialettale.

In due luoghi (VE I XV 6 e II XII 6) è citato l'incipit di una canzone che non ci è pervenuta (v. LO MEO LONTANO GIRE). D. lo annovera, insieme con Guido Guinizzelli, Guido Ghislieri e Onesto degli Onesti, fra i rimatori i quali, distaccandosi, nell'uso che fanno del volgare bolognese, dalla parlata più propriamente cittadina, mostrano di tendere al volgare ‛ aulico ', e ne deduce che il volgare bolognese, pur essendo la migliore parlata municipale d'Italia, non può considerarsi volgare ‛ illustre ' a causa di tale scelta operata da quelli che ritiene i maggiori poeti di Bologna.

Bibl. - G. Zaccagnini, Per la storia letteraria del '200, notizie biografiche ed appunti dagli archivi bolognesi, estratto da " Il libro e la stampa " (luglio 1912 - dicembre 1913) 43 ss., 85; ID., I rimatori bolognesi del sec. XIII, Milano 1933, 34-37.

Vedi anche
Gaetano Donizétti Donizétti ‹-ƷƷ-›, Gaetano. - Musicista (Bergamo 1797 - ivi 1848). Celebre operista, la sua arte va considerata come il culmine della musica italiana nel suo momento di passaggio dal tiepido iniziale romanticismo del secondo Rossini al romanticismo appassionato o rapito che recherà i segni di G. Verdi. ... manoscritto Libro scritto a mano la cui forma più antica fu, nel mondo mediterraneo, il rotolo di papiro, usato dagli Egizi e poi adottato dai Greci e dai Romani; la scrittura era disposta nel senso della maggiore larghezza del rotolo in colonne uniformi scritte l’una accanto all’altra e il rotolo si leggeva svolgendolo ... Bologna Comune dell’Emilia (140,7 km2 con 373.026 ab. nel 2007), capoluogo dell’omonima provincia e della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.  ● La pianta della città mostra l’originario nucleo romano a insulae rettangolari (6 cardini e 7 decumani, ...
Vocabolario
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali