Ezzelino III da Romano
Signore di Vicenza, Verona e Padova (n. 1194-m. Soncino 1259). Erede dei possedimenti trevigiani della famiglia, riuscì a egemonizzare Verona, di cui divenne podestà (1226-30). Venuto in contrasto con la Lega lombarda, ottenne l’aiuto di Federico II di Svevia (1236), al quale egli garantiva aperta la via della Val d’Adige. Grazie a questo appoggio, ma anche in virtù del consenso ottenuto presso gruppi nobiliari e popolari, riuscì a estendere il suo potere su Vicenza e Padova creando un dominio indipendente, che si estendeva dall’Oglio e dal Po fino a Trento. Dopo la morte di Federico II (1250) riuscì a mantenere il suo potere alleandosi con Oberto Pelavicino e divenendo un riferimento fondamentale per la parte filoimperiale. Fu scomunicato da Innocenzo IV (1245), che gli bandì contro una crociata. Perse Trento (1255) e Padova (1256) ma conquistò Brescia (1258), fu poi ferito a Cassano d’Adda e catturato dalle forze guelfe; si lasciò morire senza riconciliarsi con la Chiesa.