eziandio
Compare solamente nella prosa del Convivio, nelle seguenti funzioni,:
1. Come congiunzione, in unione con ‛ ma ' e correlativamente a ‛ non pure ' o ‛ non solamente ' e simili, con valore aggiuntivo o completivo, spesso con tono intensivo.
Si trova in III VIII 2 se così è mirabile questa creatura, certo non pur con le parole è da temere di trattare di sue condizioni, ma eziandio col pensiero; IV X 6 non è da lasciare... che messere lo Imperadore in questa parte non errò pur ne le parti de la diffinizione, ma eziandio nel modo di diffinire; XII 1 la imperfezione de le ricchezze non solamente nel loro avvenimento si può comprendere, ma eziandio nel pericoloso loro accrescimento; XII 6 né solamente per desiderio d'accrescere quelle cose che hanno si tormentano, ma eziandio tormento hanno ne la paura di perdere quelle; XXV 1 Non solamente questa anima e natura buona in adolescenza è obediente, ma eziandio soave; e inoltre I IV 13, VIII 10, II IV 4, III IV 3, IV 12, VIII 21, IV I 6, X 3, XVI 5, XXII 7, XXV 9, XXVII 7, XXVIII 6 e 9, XXX 5. Col valore di " anzi ", in IV VII 5 però che non solamente colui è vile... che disceso di buoni è malvagio, ma eziandio è vilissimo.
Come particella rafforzativa, in II I 6 questo [il senso anagogico] è quando spiritualmente si spone una scrittura, la quale ancora [sia vera] eziandio nel senso litterale... significa de le superne cose de l'etternal gloria; e in III XV 12 lo quale appetito ne diparte eziandio da li vizii naturali, non che da li altri.
2. Come congiunzione subordinativa che introduce proposizioni concessive ipotetiche implicite o esplicite (congiunzione composta ‛ e. che '), col valore di " anche ", " pure ", " anche se ".
È presente in I XI 9 se una pecora per alcuna cagione al passare d'una strada salta, tutte l'altre saltano, eziandio nulla veggendo da saltare; III XIII 8 dicemo l'uomo facundo eziandio non parlando, per l'abito de la facundia; IV XXVII 8 Dunque porterò io lo mio consiglio e darollo eziandio che non mi sia chesto...?