extrapolitico
(extra-politico, extra politico), agg. Al di fuori dell’ambito della politica.
• ho la netta impressione che lo scenario che vanno disegnando gli sfascisti continui a non tener conto di questo fattore, il voto, e preveda una soluzione extrapolitica, un intervento esterno ‒ e dunque «violento» rispetto al quadro di regole della politica ‒ per mandare al tappeto [Silvio] Berlusconi una volta per tutte. (Mario Sechi, Tempo, 20 novembre 2010, p. 3, Primo Piano) • La nostra mini indagine comincia a Roma con una piccola chiacchierata a Montecitorio con un vecchio romanticone democratico come Arturo Parisi, da sempre attento al tema di come la sinistra possa esercitare con intelligenza la sua capacità dialettica nei confronti di ogni genere di movimentismo extra politico. (Claudio Cerasa, Foglio, 24 aprile 2012, p. I) • C’è infine da richiamare il contrasto, anche questo divenuto sempre più forte nelle democrazie contemporanee, tra i poteri neutrali extra-politici e quelli che invece fondano la propria legittimità sul voto popolare e sul principio di rappresentanza. (Alessandro Campi, Messaggero, 4 novembre 2016, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dall’agg. politico con l’aggiunta del prefisso extra-1.
- Già attestato nella Stampa del 23 luglio 1932, p. 1, Prima pagina (Giuseppe Piazza).